Torna il caldo estremo in Australia. E, con esso, torna lo spettro di possibili gravi incendi, come quelli, devastanti, che sono divampati a cavallo tra il 2019 e il 2020. Nella notte tra sabato 28 e domenica 29, la più grande città del paese, Sydney, ha registrato una temperatura record: mai la minima era rimasta al di sopra dei 25,3 gradi centigradi durante il mese di novembre.
Have been seeing strong north-westerly #winds gusting to about 100km/hr around #Sydney#Illawarra & several other locations. A southerly is starting to have an effect on the south coast, and will slowly build and move north over coming hours https://t.co/USudJLDnS8pic.twitter.com/aeAmdLGbEM
— Bureau of Meteorology, New South Wales (@BOM_NSW) November 29, 2020
A Sydney caldo estremo notturno. Di giorno 42,6 gradi centigradi
Il valore è stato registrato in piena notte. Ma, a dimostrazione della violenza dell’ondata di caldo, alle 4:30 del mattino la temperatura era già risalita a 30 gradi. E durante la giornata si è spinta fino a 42,6, per il secondo giorno consecutivo.
Secondo il servizio meteorologico australiano, tutta la regione del Nuovo Galles del Sud, nella quale si trova la metropoli, fronteggia una situazione di caldo estremo. E anche in altre città sono stati battuti sabato dei record, in particolare a Griffith con 43,2 gradi e a Mildura con 45,7 gradi.
Lo scorso anno, per 240 giorni consecutivi dei giganteschi roghi hanno letteralmente divorato le foreste del sud-est del paese. Uccidendo 33 persone, distruggendo più di tremila abitazioni e radendo al suolo 12,6 milioni di ettari di aree boschive. E a creare le condizioni per la loro propagazione erano state proprio le ondate di caldo eccezionale, assieme alla siccità.
Pompieri al lavoro per spegnere i primi incendi
Per questo le autorità dell’Australia hanno già vietato l’accensione di fuochi in quasi tutta la regione. E gli incendi degli ultimi giorni risultano per ora gestibili per i pompieri. Ma per la principale nazione dell’Oceania la situazione nei prossimi anni rischia di essere in ogni caso estremamente complicata. Gli scienziati hanno spiegato infatti che, a causa dei cambiamenti climatici, gli episodi di siccità e gli incendi saranno via via più frequenti.
It's been a challenging few days for firefighters across NSW, with 100+ fires from border to border in the past 48 hours. Firefighters were flown to a fire on the Qld border, while grass and crop fires near Berrigan kept crews busy. Hot weather continues today. #nswrfs#nswfirespic.twitter.com/qCK6aLOo0r
Parlando alla televisione pubblica Abc, la direttrice del Centro per le scienze climatiche Jaci Brown ha dichiarato senza mezzi termini che “tra dieci o venti anni non affermeremo che il 2019 è stato un anno particolarmente caldo, ma semplicemente normale. E nel prossimo secolo, il decennio attuale sarà giudicato fresco”. Il tutto a causa del nostro modello di sviluppo, basato sui combustibili fossili. Dai quali la stessa Australia è ancora fortemente dipendente.
Il Sycamore Gap Tree, o “albero di Robin Hood”, è stato abbattuto per un atto di vandalismo: aveva 200 anni, era la star di fotografi e amanti del cinema.
Con la media di 41,9 gradi centigradi di mercoledì 18 dicembre, e picchi di oltre 47 gradi, le temperature in Australia sono le più alte mai registrate.
Il 30 ottobre tre giovani attiviste partiranno per l’America centrale con il progetto Diritto a REsistere, per raccontare le storie di lotta dei nativi contro le ingiustizie ambientali. E ispirare tutti noi.
Lo ha fatto sapere la Provincia di Trento che ha agggiuno che “da un primo esame esterno della carcassa dell’orsa F36 non è stato possibile avanzare ipotesi sulla causa della morte”.