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Cardo mariano, cura di giovinezza per il fegato

Cattiva digestione, sonnolenza, alito cattivo sono disturbi tipici di questo periodo dell’anno. Tutte spie di un fegato sovraffaticato. Ideale una cura con la pianta regina del detox: il cardo mariano

In tutte le tradizioni la primavera è la stagione del rinnovamento. Digiuni e cure disintossicanti aiutano l’organismo a liberarsi delle scorie invernali e a riprendere con nuove energie il ciclo della vita, in sintonia con la natura. Tra le piante depurative, il cardo mariano (Silybum marianum) occupa un posto di primo piano. Pianta spontanea dei nostri climi, il cardo mariano con il suo bel fiore violetto e le foglie spinose è apprezzato fin dall’antichità per le sue virtù epatoprotettrici. “Oggi ne conosciamo bene le proprietà per la salute e il meccanismo d’azione”, spiega Enrica Mari, medico gastroenterologo presso l’Ospedale San Raffaele Resnati e lo Studio Fey di Milano. “L’attività nei confronti del fegato è dovuta al suo fitocomplesso e, in particolare, alla presenza di un principio attivo concentrato nei frutti: la silimarina”.

Cardo mariano, fegato
Tra le piante depurative, il cardo mariano occupa un posto di primo piano. © IngImage

Il cardo mariano neutralizza le tossine

Ma facciamo un passo indietro. Perché il fegato è così importante per la disintossicazione? In realtà questo organo, che ogni minuto tratta ben due litri di sangue, è in grado di neutralizzare gran parte delle sostanze tossiche ingerite o formate dall’organismo stesso. Rielabora sottoprodotti tossici della digestione, farmaci, ormoni come la pillola, pesticidi, inquinanti in modo da renderli solubili in acqua ed espellerli attraverso bile e urea. Grazie a un sofisticato sistema di detossicazione e a processi biochimici che vedono impegnate decine di enzimi (tra cui i citocromi P450, capaci di inattivare persino i metalli pesanti dell’inquinamento) il fegato è uno straordinario laboratorio biochimico. Ora, la silimarina del cardo mariano, una miscela di flavonolignani, interviene a vari livelli per supportare il lavoro di questo organo. “Diversi studi ne hanno dimostrato le proprietà antiossidanti per gli epatociti”, spiega l’esperta. “In pratica, la silimarina inibisce la formazione di radicali liberi generati dal metabolismo di sostanze tossiche. Inoltre stimola la sintesi delle proteine proteggendo le membrane cellulari dal danno radicalico”. Ancora, la silimarina potenzia l’attività di importanti antiossidanti naturali come il SOD o superossidodismutasi e la glutatione perossidasi, e ha effetti antinfiammatori sul fegato.

Per la digestione e la steatosi

Ma quando è il caso di ricorrere agli integratori di cardo mariano? “Nelle cure disintossicanti, dopo periodi di abusi alimentari, stress prolungato e terapie farmacologiche il cardo mariano rigenera le funzioni epatiche e aiuta a contrastare molti sintomi di una cattiva digestione, tra cui sonnolenza postprandiale, alito cattivo, dolorini in sede epatica”, spiega l’esperta. “In questi casi può essere sufficiente assumerlo per un paio di mesi, alle dosi di 100 mg prima dei pasti principali”.

cardo mariano
Il cardo mariano aiuta a contrastare molti sintomi della cattiva digestione. © IngImage

 

Molto interessante è anche l’efficacia del cardo mariano, documentata da studi recenti, nei confronti della Nafld, ovvero la steatosi epatica non alcolica. Questa patologia, che riguarderebbe fino al 20-30 per cento della popolazione occidentale, è una delle nuove “epidemie silenti” (perché non dà sintomi evidenti). Sarebbe correlata, secondo gli esperti, alla sindrome metabolica e all’obesità. In pratica, le cellule epatiche si infarciscono di grasso che rallenta il funzionamento dell’organo fino a farlo degenerare spianando la strada a gravi patologie come la cirrosi epatica. Ebbene, in alcuni studi riportati sulla banca dati scientifica PubMed i pazienti trattati con silimarina per dodici mesi hanno visto scendere in modo significativo i livelli di transaminasi, oltre a quelli di colesterolo, trigliceridi e zuccheri nel sangue, migliorando così la situazione della steatosi. Controindicato per chi soffre di calcoli alla cistifellea, il cardo mariano può dare disturbi gastrointestinali a dosi eccessive, ed è sconsigliato alle donne in gravidanza e allattamento.

Con Cardo mariano Arkocapsule il detox è naturale

Utile per migliorare le funzionalità epatiche e digestive Cardo mariano Arkocapsule sostiene la depurazione dell’organismo. Il prodotto, naturale al 100 per cento, è ottenuto da polvere criofrantumata di frutti di cardo mariano titolati all’1,5 per cento minimo di silimarina. È prodotto da Arkopharma, azienda leader nella produzione di integratori alimentari presente nelle farmacie ed erboristerie di tutta Italia. Indicato per i vegani.

Cardo mariano
Cardo mariano Arkocapsule © Arkopharma

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