Covid-19: la Cina apre le frontiere, Malpensa chiede il tampone

I cittadini cinesi tornano a volare all’estero, ma la decisione preoccupa gli scali internazionali. Malpensa farà test Covid agli arrivi dalla Cina.

  • Pechino ha annullato alcune delle restrizioni più severe sulla Covid-19, inclusa l’abolizione delle regole di quarantena per i viaggiatori.
  • Molti cittadini cinesi sono ora desiderosi di mettersi in viaggio in vista delle feste di Capodanno e del Capodanno cinese. Ciò potrebbe facilitare una nuova espansione del virus.
  • L’aeroporto milanese di Malpensa torna a effettuare il tampone molecolare per i passeggeri in arrivo dalla Cina. Altri scali internazionali preparano misure di controllo verso i viaggiatori dal Paese asiatico.

Dai severi lockdown si è passati in pochi giorni a una libertà inaspettata: il governo della Cina ha deciso di annullare molte delle restrizioni anti-Covid nelle ultime settimane di dicembre 2022. Un modo per provare a domare le proteste che da tempo imperversano in tutta la nazione, con i cittadini ormai stufi di test quotidiani e chiusure improvvise di quartieri e fabbriche dovute a un numero ristretto di contagi. Il cambio di paradigma potrebbe però portare a un effetto tutt’altro che positivo: i casi da Covid-19 stanno aumentando in Cina e l’apertura delle frontiere decisa da Pechino preoccupa tutto il mondo. Ora, infatti, i cittadini cinesi possono tornare a volare, sia in patria che all’estero. Il timore di un aumento di contagi dovuto ai turisti proveniente dall’Estremo Oriente sta facendo correre ai ripari numerosi scali internazionali, fra cui l’aeroporto italiano di Malpensa.

Un banco di carne a Wuhan, Cina. © Getty Images

La Cina riprende a rilasciare passaporti e visti

Il governo di Pechino ha comunicato che riprende a rilasciare passaporti per il turismo, un altro grande passo avanti verso un allentamento dei controlli antivirus che hanno isolato la Cina per quasi tre anni. Ora ci si aspetta una ondata di turisti cinesi per le vacanze del capodanno lunare del mese prossimo, previste nei giorni intorno al 22 gennaio 2023 per l’arrivo dell’anno del coniglio.

Saranno in molti a viaggiare anche all’interno del territorio cinese, mentre altri si recheranno da parenti all’estero per celebrare il Capodanno nei giorni a venire. Inoltre, a breve sarà di nuovo consentito ai cittadini stranieri di visitare la Cina; per questi motivi sale la preoccupazione per la possibile diffusione di nuovi varianti di Covid-19. Il governo presieduto da Xi Jinping ha smesso di rilasciare visti agli stranieri e passaporti al proprio popolo all’inizio della pandemia nel 2020. L’amministrazione nazionale per l’immigrazione della Cina ha dichiarato che inizierà a raccogliere le domande dall’8 gennaio per i passaporti per i turisti che si recano all’estero. L’agenzia ha affermato che accetterà domande per estendere, rinnovare o riemettere i visti, ma non ha fornito indicazioni su quando potrebbero essere rilasciati ai richiedenti per la prima volta.

Controlli anti-Covid negli scali internazionali, anche a Malpensa

Il Giappone e l’India hanno iniziato a richiedere test antivirus per i viaggiatori provenienti dalla Cina. La Corea del Sud fermerà tutti i visitatori con temperature del corpo elevate: Seul afferma che chiunque risulti positivo verrà messo in quarantena a casa o in un hotel per una settimana. Taiwan ha annunciato che i visitatori provenienti dalla Cina saranno controllati all’arrivo a partire dal primo gennaio. Mentre le statistiche ufficiali di Pechino riportano solo pochi nuovi decessi di Covid, la società britannica di modellazione dei dati sanitari Airfinity stima che ora ci siano più di un milione di casi e più di 5mila nuove infezioni ogni giorno.

Anche l’aeroporto di Milano Malpensa si prepara agli arrivi dalla Cina. Una nota ufficiale della Lombardia specifica che allo scalo ci saranno delle misure preventive per sequenziamento. Anche se i test non saranno obbligatori, “si tratta di una misura di prevenzione che serve anche ad accertare il tipo di variante Covid di chi arriva dal Paese asiatico” spiega una nota della Direzione Generale Welfare della Regione. “Al momento – conclude la nota – sono stati eseguiti 210 tamponi”.

Molti cittadini cinesi si stanno affrettando ad acquistare dei biglietti aerei per viaggi fuori dalla nazione, con prenotazioni in aumento fino all’850 per cento rispetto al giorno prima, secondo i dati di Ctrip, Trip.com e Quanar. Allo stesso modo, i residenti di Hong Kong stanno cercando su internet i voli per le principali città della terraferma. L’improvvisa attenuazione delle restrizioni ha concesso un’attesa libertà ai cittadini, ma la decisione del governo di Pechino potrebbe influire sull’aumento di casi da Covid-19 in tutto il mondo.

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