
Il porro è un ortaggio versatile ricco di virtù detox, di cui non si spreca nulla. È parente di aglio e cipolla di cui può essere una delicata alternativa gustosa e sorprendente.
Cipolle di Tropea, il microclima locale e la qualità del terreno le rendono dolci.
Importate in Calabria 2000 anni fa dai Fenici, le cipolle rosse sono tipiche della zona di Tropea, tra Vibo Valentia e Capo Vaticano. Altre “rosse” pregiate e meno conosciute si possono trovare a Zerli, in Liguria; a Castelnuovo Scrivia, in Piemonte (la varietà viola); in Lombardia, con l’antica varietà di Palanzo; in Puglia, ad Acquaviva delle Fonti.
A Tropea, la raccolta avviene ancora a mano e comincia alla fine di giugno, proseguendo per tutto luglio. Tradizionalmente le cipolle rosse si fanno seccare e si lavorano “a trecce”, è così che si conservano fino al raccolto successivo. Il microclima locale e la qualità del terreno le rendono dolci, bianche all’interno e rosso-violetto fuori. Sono ricche di sapore e proprietà extra-nutrizionali. Crude sono molto gradevoli al gusto, più dolci e aromatiche di quelle bianche e dorate. Ed è sempre a crudo che i loro principi attivi benefici danno il massimo.
Tutte le varietà di cipolle, bianche, dorate o rosse, hanno numerose virtù: riducono la richiesta di insulina dell’organismo, sono antibatteriche, lassative cotte e diuretiche crude, antibiotiche, utili nelle forme influenzali e da raffreddamento, antianemiche, antisclerotiche, antistress e anticancro.
Le rosse, però, hanno qualcosa in più: è la quercitina (il flavonoide che ne colora la buccia di rosso), un prezioso antiossidante che stimola il sistema immunitario e che, in sinergia con la vitamina C contenuta nell’ortaggio, aiuta a proteggere i capillari e il tessuto connettivo, con effetto anticouperose. Proviamole aggiunte alle insalate di stagione, aromatizzate con semi di anice e finocchio e abbinate a un buon formaggio di pecora: sono digeribili, e così profumate da prestarsi – senza tabù per l’alito – a una cenetta a lume di candela. Non male per un ortaggio che contiene nientemeno che il principio attivo di una delle pasticche più famosa del mondo, il “viagra“.
Proprio così: lo scienziato italo argentino Pasquale Potenza, docente di biochimica all’Università di Buenos Aires, ha scoperto che la cipolla rossa di Tropea contiene “ossido nitroso”, la sostanza farmacologica contenuta nella famosa pasticca “dell’amore”.
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Sarà capitato anche a voi di sentire qualcuno che si lamenta di non poter digerire aglio e cipolla.
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