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Le buone pratiche sostenibili si imparano in casa. Questo è il senso di Circular evolutions, installazione al Muse di Trento, visitabile fino al 15 marzo.
A vederle da lontano, nella fredda notte trentina, si direbbero quasi comuni luci natalizie un po’ fuori misura. E invece le 405 suggestive casette di Circular Evolutions, l’installazione inaugurata lo scorso 12 dicembre nel giardino del Muse – Museo delle scienze di Trento e visitabile fino al prossimo 15 marzo 2020, fanno parte di un progetto didattico molto più ampio di sensibilizzazione delle persone sui temi della sostenibilità e dell’economia circolare.
L’opera è stata ideata dallo studio internazionale di architettura Mario Cucinella Architects in collaborazione con SOS – School of Sustainability ed è la rielaborazione di una installazione diffusa già apparsa al Fuorisalone 2018 nella bellissima cornice dell’Orto botanico di Brera a Milano.
Obiettivo delle casette illuminate a Led, che spuntano “come funghi” dall’erba alta del giardino, è ricordare l’importanza dei piccoli gesti per raggiungere grandi obiettivi, come ha ricordato in conferenza stampa anche Pasquale Cuzzola, Customer relations & operations di Eni, che insieme a Eni gas e luce ha contribuito alla realizzazione dell’evento.
Protagonista del concept è la casa, non solo luogo che accoglie e protegge, ma soprattutto laboratorio di buone pratiche. È tra le quattro mura domestiche, infatti, che impariamo a ridurre i consumi e a gestire meglio l’energia che utilizziamo, spegnendo la luce quando non serve o utilizzando tecnologie di ultima generazione per ridurre gli sprechi.
Tutte queste piccole azioni, insieme agli accorgimenti e alle tecnologie che modificano i luoghi in cui abitiamo, se messe in rete come le tante casette dell’installazione, possono generare un grande risultato per il pianeta, aiutando a ridurre le emissioni di CO2 e migliorando quindi anche la qualità della nostra vita.
Non è un caso che l’installazione Circular Evolutions, che punta sui comportamenti individuali per ottenere un risultato globale, sia diventata parte integrante di un progetto didattico del Muse di Trento.
L’idea di sostenibilità e di attenzione all’ambiente è insita nella progettazione stessa dell’edificio, a cura di Renzo Piano e inaugurato nel 2013. Concepito come metafora della montagna, per raccontare la vita sulla Terra e per approfondire le tematiche della biodiversità, della sostenibilità, dell’evoluzione, il museo delle scienze, con la sua amplissima proposta didattica, si pone l’obiettivo di sperimentare comportamenti per avere un impatto positivo concreto sul territorio locale e, più in generale, sull’intero pianeta.
Ecco perché, secondo la migliore versione del motto “Think globally, act locally”, il progetto Circular Evolutions non si esaurirà a metà marzo con la fine dell’allestimento, ma procederà per tutto l’anno con un ricco palinsesto di incontri e appuntamenti sui principi dell’economia circolare e del risparmio energetico insieme a Eni, che per l’occasione ricopre il ruolo di “circular partner”.
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