Sabato 20 aprile Torino ha celebrato la Giornata della Terra. A raccontare l’evento sono gli studenti di NextJournalist, il progetto LifeGate rivolto ai giornalisti del futuro.
Collisione fra due mercantili al largo della Corsica, 600 metri cubi di combustibile finiscono in mare
Due imbarcazioni si sono scontrate nel mar Tirreno al largo della Corsica. Non ci sono vittime, ma la collisione ha provocato lo sversamento di 600 metri cubi di olio combustibile nel Santuario dei cetacei.
Aggiornamento 10 ottobre – Secondo l’organizzazione ambientalista Greenpeace, che ha esaminato immagini satellitari, la chiazza di carburante si è estesa fino a ricoprire 104 chilometri quadrati. “Se non si mettono a punto meccanismi efficaci per prevenire simili incidenti, il Santuario dei cetacei sarà sempre a rischio”, ha dichiarato Alessandro Giannì, direttore delle campagne di Greenpeace Italia. “Il sospetto che sulla plancia del traghetto Ulysse non ci fosse nessuno è assolutamente fondato”, ha aggiunto, rivelando le sue ipotesi sulla causa della collisione.
La motonave tunisina Ulysse, adibita al trasporto di automobili e camion, e la portacontainer cipriota Cls Virginia si sono scontrate al largo della Corsica intorno alle 7:30 di domenica 7 ottobre. La collisione fra le due imbarcazioni è avvenuta in acque territoriali francesi, a circa 26 chilometri a nord-ovest di capo Corso, situato nella punta settentrionale dell’isola.
Abbiamo inviato 3 nostre navi antinquinamento sul posto della collisione in acque francesi al nord della Corsica. L’obiettivo è recuperare la fuoriuscita stimata di 600 metri cubi di gasolio. Grazie anche a @guardiacostiera che monitora con aereo e mezzi navali. pic.twitter.com/fXagbvWu6u
— Sergio Costa (@SergioCosta_min) 7 ottobre 2018
Lo sversamento al largo della Corsica mette a rischio il Santuario dei cetacei
Non ci sono vittime né feriti, ma la Cls Virginia, che in quel momento era ancorata per motivi ancora sconosciuti, ha perso 600 metri cubi di olio combustibile che si sono riversati nel mar Tirreno. La chiazza di carburante si estende per dieci chilometri quadrati all’interno del Santuario dei cetacei, un’area marina protetta che ospita tursiopi, balenottere e capodogli.
Leggi anche: Alla scoperta delle balene e dei delfini del Mediterraneo
Mezzi italiani stanno lavorando sul luogo della collisione, le cui cause sono ancora da accertare
Oltre alla Francia, anche l’Italia ha inviato dei mezzi sul luogo dell’incidente, in particolare un aereo e sei imbarcazioni: tre motovedette della Guardia costiera e tre unità del consorzio Castalia specializzate nel contenimento delle sostanze inquinanti in mare – la Nos taurus da Livorno, la Bonassola da Genova e la Koral da Olbia.
Le cause dello scontro sono ancora da accertare, ma secondo fonti riportate dall’agenzia di stampa francese Afp, è probabile che la motonave tunisina stesse viaggiando troppo velocemente per la sua capacità di manovra.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
La centrale termoelettrica di Monfalcone sarà smantellata. Ma Legambiente critica il progetto di riconversione: “È in linea con la tradizione fossile”.
L’amministrazione americana sceglie di proteggere l’Alaska dall’espansione dell’industria petrolifera e mineraria.
Fare pressione sui governi affinché si arrivi ad una diminuzione del 60 per cento entro il 2040 è l’imperativo della Giornata della Terra, giunta oggi alla 54esima edizione.
L’uso dei sottoprodotti dell’agricoltura nei mangimi animali può permettere un risparmio ecologico e una via diversa per l’ecosostenibilità ambientale.
Torna il 19 e 20 aprile lo sciopero globale per il clima, che in Italia vede coinvolte 25 città. Giovani in piazza anche per Gaza.
I lavori del ponte sullo stretto di Messina dovrebbero iniziare a dicembre 2024 e concludersi nel 2032. Ma i cittadini si ribellano.
L’Agenzia per la protezione dell’ambiente ha imposto di rimuovere quasi del tutto alcuni Pfas dall’acqua potabile negli Stati Uniti.
La Corte europea per i diritti dell’uomo dà ragione alle Anziane per il clima: l’inazione climatica della Svizzera viola i loro diritti umani.