
In occasione della Giornata mondiale delle api il Wwf pubblica un rapporto che lancia l’allarme sulla situazione degli insetti impollinatori nel mondo.
Due imbarcazioni si sono scontrate nel mar Tirreno al largo della Corsica. Non ci sono vittime, ma la collisione ha provocato lo sversamento di 600 metri cubi di olio combustibile nel Santuario dei cetacei.
Aggiornamento 10 ottobre – Secondo l’organizzazione ambientalista Greenpeace, che ha esaminato immagini satellitari, la chiazza di carburante si è estesa fino a ricoprire 104 chilometri quadrati. “Se non si mettono a punto meccanismi efficaci per prevenire simili incidenti, il Santuario dei cetacei sarà sempre a rischio”, ha dichiarato Alessandro Giannì, direttore delle campagne di Greenpeace Italia. “Il sospetto che sulla plancia del traghetto Ulysse non ci fosse nessuno è assolutamente fondato”, ha aggiunto, rivelando le sue ipotesi sulla causa della collisione.
La motonave tunisina Ulysse, adibita al trasporto di automobili e camion, e la portacontainer cipriota Cls Virginia si sono scontrate al largo della Corsica intorno alle 7:30 di domenica 7 ottobre. La collisione fra le due imbarcazioni è avvenuta in acque territoriali francesi, a circa 26 chilometri a nord-ovest di capo Corso, situato nella punta settentrionale dell’isola.
Abbiamo inviato 3 nostre navi antinquinamento sul posto della collisione in acque francesi al nord della Corsica. L’obiettivo è recuperare la fuoriuscita stimata di 600 metri cubi di gasolio. Grazie anche a @guardiacostiera che monitora con aereo e mezzi navali. pic.twitter.com/fXagbvWu6u
— Sergio Costa (@SergioCosta_min) 7 ottobre 2018
Non ci sono vittime né feriti, ma la Cls Virginia, che in quel momento era ancorata per motivi ancora sconosciuti, ha perso 600 metri cubi di olio combustibile che si sono riversati nel mar Tirreno. La chiazza di carburante si estende per dieci chilometri quadrati all’interno del Santuario dei cetacei, un’area marina protetta che ospita tursiopi, balenottere e capodogli.
Leggi anche: Alla scoperta delle balene e dei delfini del Mediterraneo
Oltre alla Francia, anche l’Italia ha inviato dei mezzi sul luogo dell’incidente, in particolare un aereo e sei imbarcazioni: tre motovedette della Guardia costiera e tre unità del consorzio Castalia specializzate nel contenimento delle sostanze inquinanti in mare – la Nos taurus da Livorno, la Bonassola da Genova e la Koral da Olbia.
Le cause dello scontro sono ancora da accertare, ma secondo fonti riportate dall’agenzia di stampa francese Afp, è probabile che la motonave tunisina stesse viaggiando troppo velocemente per la sua capacità di manovra.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
In occasione della Giornata mondiale delle api il Wwf pubblica un rapporto che lancia l’allarme sulla situazione degli insetti impollinatori nel mondo.
Per la prima volta dall’inizio delle rilevazioni nel 2019, lo scorso anno la deforestazione è stata stabile o in calo in tutti e sei i biomi del Brasile.
Le distese di sargasso nelle acque dell’Atlantico hanno raggiunto livelli record. Ma c’è anche chi si rimbocca le maniche per cercare soluzioni.
È aumentato il numero di Comuni italiani sui cui territori sono presenti spiagge alle quali è stata riconosciuta la Bandiera blu.
Che fine fa il vetro, quando si rompe? Se lo trattiamo bene, è uno dei pochi materiali che non vedrà mai la discarica. Qui vi raccontiamo come e perché. Con l’aiuto di CoReVe.
Nasce il Parco nazionale del Matese, la 25esima area protetta italiana che ospita un’enorme biodiversità tra Campania e Molise.
Il 6 maggio l’Italia ha già consumato tutte le risorse naturali rinnovabili che le spettano per l’intero 2025: è l’Overshoot day del nostro paese.
Il rapporto annuale di Reporter senza frontiere sulla libertà di stampa indica per la prima volta una situazione globale “difficile”. Male l’Italia.
Combattimenti tra animali, caccia al trofeo e allevamento in gabbia: nessuno degli emendamenti che avrebbero contrastato queste pratiche è stato approvato dalla maggioranza di Governo in Parlamento.