Come funziona da oggi la pet therapy in Piemonte

Il Piemonte ha recepito le linee guida nazionali e ha regolamentato la pet therapy, con vantaggi per i pazienti e per gli animali coinvolti.

Gli animali possono avere un ruolo determinante nel curare le persone da alcune patologie, il rapporto che si instaura tra uomo e animale ha un elevato valore terapeutico, come affermato per la prima volta dal neuropsichiatra infantile Boris Levinson, che nel 1961 coniò il termine “pet therapy”, utilizzato nel libro “The dog as co-therapist”.

Golden retriver utilizzato nella pet therapy
I cani, in particolare i golden retriver, possono aiutare i bambini a superare difficoltà relazionali e linguistiche

 

La pet therapy può alleviare i sintomi di diversi disturbi, si ricorre ai cani per aiutare pazienti con sindrome autistica o minori con difficoltà comportamentali e relazionali, il contatto con i gatti offre invece benefici soprattutto nei casi di ansia e forte stress, mentre cavalli e asini vengono utilizzati soprattutto con persone che soffrono di disabilità fisiche, perché stimolano il movimento e facilitano la riabilitazione.

 

Il Piemonte ha regolamentato la pet therapy

La regione Piemonte ha recepito le linee guida nazionali per la pet therapy e gli interventi assistiti con gli animali (Iaa) sulla base dell’accordo siglato tra governo, regioni e province autonome. “È un provvedimento importante che, fissando precisi requisiti per le strutture e prevedendo una formazione specifica per gli operatori, ha il duplice obiettivo di dare garanzie ai pazienti e di tutelare il benessere degli animali”, ha dichiarato l’assessore alla Sanità del Piemonte, Antonio Saitta.

 

Paziente con un coniglio
I conigli sono adatti a chi soffre di problemi psicologici più che psichiatrici, per facilitare le relazioni interpersonali © John Moore/Getty Images

 

Cosa cambia

Una legge relativa a questo ambito medico in Pimonte esiste già dal 2010, la nuova normativa fissa però precisi requisiti per le strutture e prevede una formazione specifica per gli operatori. È inoltre previsto l’aumento di un servizio già esistente, dando il via alla creazione di nuovi centri specializzati e all’assistenza domiciliare. L’obiettivo è quello di favorire e dare continuità a questi interventi, finora piuttosto episodici e a carattere sperimentale.

 

Dove e come usufruire della pet therapy

Gli interventi assistiti con animali possono essere effettuati presso centri specializzati o presso strutture pubbliche o private in possesso dei requisiti richiesti, ad esempio ospedali, case di riposo, comunità per minori e istituti scolastici. La nuova regolamentazione prevede inoltre l’erogazione di questo servizio anche presso il domicilio del paziente. Per usufruire di questi interventi è richiesta una prescrizione medica che dovrà attestare, e successivamente valutare, l’effettiva necessità del paziente.

 

Bambino si relaziona con un pony
I cavalli, utilizzati per l’ippoterapia, facilitano la riabilitazione, favoriscono l’autostima e migliorano le capacità relazionali

 

Altre regioni che hanno recepito la normativa

Il Piemonte è solo l’ultima di una serie di regioni ad aver recepito le linee guida per la pet therapy. Le prime sono state Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e Toscana.

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