Consiglio e Parlamento europei si sono accordati sulla proposta della Commissione Ue per la deregolamentazione dei nuovi ogm, ma le organizzazioni contadine, dell’agricoltura bio e ambientaliste chiedono di fermarla.
Una notizia ha fatto gioire gli appassionati fruitori della tazzina mattutina: “Cinque caffè al giorno fanno bene al fegato“. Uno studio condotto dal Dipartimento di Scienza degli Alimenti dell’Università Federico II di Napoli, e pubblicato su Alimentary Pharmacology Therapeutics, dimostra che il consumo di ben 5 caffè al giorno (ovvero il consumo medio dei bevitori di
Una notizia ha fatto gioire gli appassionati fruitori della tazzina mattutina: “Cinque caffè al giorno fanno bene al fegato“. Uno studio condotto dal Dipartimento di Scienza degli Alimenti dell’Università Federico II di Napoli, e pubblicato su Alimentary Pharmacology Therapeutics, dimostra che il consumo di ben 5 caffè al giorno (ovvero il consumo medio dei bevitori di caffè italiani), aumenta anche del 16 per cento nel plasma la concentrazione di glutatione, il principale antiossidante endogeno prodotto dal fegato.
Il benefico effetto dei cinque caffè quotidiani dipende dalle sostanze fenoliche presenti nella bevanda. L’effetto è lo stesso, che sia l’espresso, la moka o decaffeinato. La concentrazione di glutatione nel sangue è indice della relativa concentrazione nel fegato, e questo può essere molto importante per la nostra salute: un aumento di tale concentrazione potrebbe essere utile nella cura di epatiti C e cirrosi epatiche, casi in cui si rileva un decremento di glutatione.
Per chi ama crogiolarsi nella nera bevanda, un’altra buona notizia è arrivata da uno studio americano: “Bere caffè riduce il rischio di contrarre la forma più comune di diabete, quella che arriva con gli anni”. Una ricerca della Harvard School, pubblicata a gennaio negli “Annals of internal medicine”, ha evidenziato come gli uomini che bevono più di 6 tazzine di caffè (decaffeinato) al giorno riducano della metà le probabilità di contrarre il diabete di tipo 2. Per le donne lo “sconto” di rischio è minore, ma comunque interessante: le 6 tazzine al giorno abbassano i rischi di diabete del 30 per cento. Ma lo stesso autore della ricerca, Frank Hu, nota: “aspettiamo a incoraggiare una prevenzione di questo tipo, non sappiamo ancora perché questo avviene e, soprattutto, quali problemi collaterali possano dare 6 e più tazzine di caffè al giorno”. Nell’attesa, concediamoci un caffè. Un piacere moderato non fa mai male.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
![]()
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Consiglio e Parlamento europei si sono accordati sulla proposta della Commissione Ue per la deregolamentazione dei nuovi ogm, ma le organizzazioni contadine, dell’agricoltura bio e ambientaliste chiedono di fermarla.
In Australia alcuni ricercatori stanno indagando come i microbi, compresi quelli del suolo, influenzano gli stati emotivi e le relazioni sociali attraverso l’asse intestino-cervello.
La proposta di togliere la scadenza all’autorizzazione delle sostanze attive dei pesticidi è contenuta in un pacchetto semplificazione della Commissione. Per gli ambientalisti in questo modo il profitto dell’industria prevale sulla salute.
L’associazione dei consumatori, analizzando otto campioni di riso basmati, ha rilevato la presenza di pesticidi in circa la metà dei campioni, e aflatossine in cinque di essi.
Un documento dell’associazione Ciwf fa i conti di quanto costerebbe in termini ambientali, economici ed etici il primo allevamento di polpi e, in generale, l’acquacoltura carnivora.
Sei anni dopo il precedente dossier, Eat-Lancet estende il concetto di dieta per la salute planetaria anche ai temi di giustizia sociale e accessibilità del cibo.
Con l’approvazione da parte del Parlamento europeo della direttiva suolo, gli Stati membri hanno tre anni di tempo per istituire sistemi di monitoraggio e promuovere soluzioni per una gestione sostenibile.
Con l’immunologo Attilio Speciani abbiamo approfondito uno studio australiano secondo cui il consumo di noci è associato a una maggiore longevità, memoria e mobilità articolare.
Lo Stato ha approvato una legge bipartisan per togliere dai pasti scolastici i cibi ultra-processati più dannosi per la salute a partire dal 2029 ed entro il 2035.
