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Dalla capienza massima all’uso delle mascherine, arrivano le nuove regole per il trasporto pubblico locale in vista della riapertura di uffici e scuole.
Con la riapertura delle scuole alle porte e la fine dello smart working in diversi uffici, milioni di italiani si apprestano ad affollare nuovamente i mezzi di trasporto pubblico. Per limitare il rischio di contagi da coronavirus, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha stilato le nuove linee guida – approvate nei giorni scorsi nella conferenza unificata con il ministero degli affari regionali – che cambieranno il nostro modo di utilizzare metro, autobus e tram; oltre alle specifiche misure da adottare, nel testo si raccomanda l’incentivazione della mobilità sostenibile, nonché di differenziare e prolungare gli orari di apertura di uffici, negozi e scuole, per scongiurare i rischi di aggregazioni negli orari di punta.
A bordo dei mezzi pubblici del trasporto locale, dei mezzi del trasporto ferroviario regionale e degli scuolabus del trasporto scolastico dedicato – si legge nel documento – “è consentito, in considerazione delle evidenze scientifiche sull’assunto dei tempi di permanenza medi dei passeggeri indicati dai dati disponibili, un coefficiente di riempimento non superiore all’80 per cento, prevedendo una maggiore riduzione dei posti in piedi rispetto a quelli seduti”. In caso di percorsi brevi, della durata massima di 15 minuti, la capacità di riempimento potrà essere portata oltre il limite previsto; e la stessa deroga sarà valida nel caso in cui sui mezzi sia garantito un ricambio di aria e un suo filtraggio attraverso idonei strumenti di aerazione che siano preventivamente autorizzati dal Comitato tecnico scientifico.
Resteranno in vigore due regole con le quali abbiamo imparato a convivere da alcuni mesi a questa parte: l’obbligo di indossare la mascherina e il distanziamento sociale di un metro. Quest’ultimo, si specifica, non vale “quando si tratti di persone che vivono nella stessa unità abitativa, nonché tra i congiunti e le persone che intrattengono rapporti interpersonali stabili”.
Per quanto riguarda gli scuolabus, le linee guida prevedono che i genitori debbano misurare la febbre degli studenti a casa, dal momento che vige l’assoluto divieto “di far salire sul mezzo dedicato gli alunni in caso di alterazione febbrile o nel caso in cui siano stati in diretto contatto con persone affette da Covid-19 nei quattordici giorni precedenti”.
Per aumentare l’indice di riempimento dei mezzi di traporto oltre l’80 per cento, potranno essere installati separazioni removibili tra i sedili: Ministero dei trasporti, Inail e Istituto italiano di tecnologia sono al lavoro per individuare il materiale idoneo per consentire la separazione tra una seduta e l’altra, il che consentirebbe di arrivare a una percentuale vicina al 100 per cento; anche le aziende di trasporto potranno individuare del materiale che, prima di essere utilizzato, andrà sottoposto al vaglio del Comitato tecnico scientifico. Sugli scuolabus, “la salita degli alunni avverrà garantendo un distanziamento di almeno un metro e avendo cura che gli alunni salgano sul mezzo in maniera ordinata, facendo salire il secondo passeggero dopo che il primo si sia seduto. Per la discesa si procederà uno per uno evitando contatti ravvicinati”.
Sulle metropolitane, sugli autobus e su tutti i mezzi di trasporto pubblico locale dovranno essere installati appositi dispenser per l’igienizzazione delle mani; ciò potrà avvenire anche in maniera graduale, a partire dai mezzi più affollati. Le aziende di gestione del servizio dovranno prevedere forme di comunicazione, su ogni mezzo di trasporto, sul corretto utilizzo dei dispositivi di protezione individuali. Per i servizi aggiuntivi di trasporto ritenuti indispensabili per l’avvio dell’anno scolastico, viene inoltre previsto da parte del governo nella legge di bilancio lo stanziamento di 200 milioni per le regioni e di 150 milioni per comuni e province.
Il Ministero evidenzia inoltre la necessità di differenziare e prolungare gli orari di apertura degli uffici, degli esercizi commerciali, dei servizi pubblici e delle scuole di ogni ordine e grado: ciò sarò importante “per modulare la mobilità dei lavoratori e prevenire conseguentemente i rischi di aggregazione connessi alla mobilità dei cittadini”. Quando possibile, è infine raccomandata anche l’incentivazione della mobilità sostenibile, dalle biciclette fino ai piccoli mezzi elettrici.
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