
Le mense scolastiche avranno sempre più prodotti bio. Il governo stanzia un fondo per ridurre i costi a carico dei genitori. I bambini nelle mense bio mangeranno cibi più sani, più buoni, certificati.
Nel corso del Salone della Csr e dell’innovazione sociale presso l’università Bocconi di Milano si è discusso con Cirfood di Corretta alimentazione e sostenibilità ambientale.
Una corretta alimentazione – positiva per noi e per l’ambiente – privilegia prodotti locali e di stagione, valuta le conseguenze del cibo sulla salute, riduce ogni tipo di spreco. Facile a dirsi, ma quali strategie mettono in atto le aziende per rendere possibili questi obiettivi?
Di questo si è discusso nella tavola rotonda Corretta alimentazione e sostenibilità ambientale tenutasi l’1 ottobre nel corso del Salone della Csr e dell’innovazione sociale presso l’università Bocconi di Milano. I relatori appartenevano a settori diversi, per rappresentare tutte le sfaccettature della filiera alimentare: Davide Tonon, sustainability consultant di Quantis International; Chiara Murano, senior sustainability consultant di Dnv Gl – Business Assurance; Laura Marchelli, health, safety and environment manager di Barilla; Giovanni Battista Valsecchi, direttore generale di Generale Conserve (produttore del tonno As do Mar), Maria Elena Manzini, Csr manager di Cirfood; Francesco Marangon, membro del comitato di coordinamento Rus (rete università sostenibili) e Stefano Erzegovesi, membro del comitato scientifico Eat-Gruppo San Donato Foundation.
La relazione tra cibo e salute, ormai accertata, ha fatto emergere come sia necessaria una vera e propria ri-educazione del nostro cervello, abituato fin dall’età preistorica a ricercare fonti di energia rapida, a favore di alimenti che la rilascino più gradualmente. Se è vero infatti che il nostro cervello influenza le nostre scelte alimentari, è anche vero il contrario: mangiare bene migliora la memoria e riduce lo stress. Completamente in sintonia con questa affermazione le posizioni di Cirfood. “Una pausa pranzo di qualità è un momento fondamentale nella vita lavorativa, perché può migliorare la relazione e le performance – spiega Maria Elena Manzini, responsabile Csr di Cirfood – e da questa convinzione è nato il progetto MovEat!, un’iniziativa che mira al benessere generale della persona e quindi al mantenimento di un buono stato di salute nel tempo attraverso alimentazione, nutrizione e movimento”.
Attraverso l’APP MovEat! i partecipanti possono monitorare la propria attività fisica e, collegando l’app al proprio fitness tracker (un device indossabile), possono avere maggior consapevolezza di ciò che mangiano grazie a un menu che quotidianamente segnala loro i piatti più bilanciati ed equilibrati presenti nell’offerta del ristorante aziendale, così da avere maggiori informazioni nutrizionali su ogni preparazione e calcolare le calorie consumate. Per validare dal punto di vista scientifico il programma, la fase pilota – svolta internamente tra settanta dipendenti Cirfood – è stata seguita da un nutrizionista Adi, Associazione italiana di dietetica e nutrizione clinica.
Il contributo al dibattito di Cirfood è proseguito con l’approfondimento del progetto Food Shuttle, un programma di educazione alimentare rivolto alla scuola primaria. Si tratta di una piattaforma interattiva multisensoriale realizzata in collaborazione con Fondazione Reggio Children-Centro Loris Malaguzzi e l’architetto Francesco Bombardi. Un laboratorio edu-tech pensato per far scoprire il valore degli alimenti e del territorio, l’origine dei prodotti, la biodiversità, la lotta agli sprechi e l’educazione al gusto. Costituito da un modulo simile a una navicella spaziale in grado di viaggiare e atterrare nelle scuole, il Food Shuttle fa vivere ai ragazzi un’esperienza attiva di ricerca ed esplorazione del cibo, anche grazie a tecnologie immersive.
“Il feedback della fase pilota è stato molto positivo – ha commentato Manzini – i bambini hanno scoperto da dove nascono e come vengono cucinati gli alimenti che compongo il minestrone e al termine lo hanno assaggiato, arrivando a dire che lo hanno gradito”.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Le mense scolastiche avranno sempre più prodotti bio. Il governo stanzia un fondo per ridurre i costi a carico dei genitori. I bambini nelle mense bio mangeranno cibi più sani, più buoni, certificati.
L’allattamento al seno è del tutto naturale, eppure per molte neomamme può risultare difficile. Ecco cinque cose da non fare, per vivere questo momento con serenità.
Uno studio pubblicato su Pediatrics ha concluso che mangiare un sacco di cibi ricchi di fibre negli anni delle scuole superiori riduce significativamente il rischio di ammalarsi di cancro al seno da adulte.
Sbarca sul mercato europeo il filetto di salmone vegano stampato in 3D: uguale nell’aspetto e nella consistenza al prodotto tradizionale, è realizzato con le proteine dei funghi.
Il 29 settembre è la Giornata della consapevolezza delle perdite e gli sprechi alimentari. Facciamo il punto sui numeri del fenomeno, sulle cause e sulle soluzioni antispreco. A partire dalla spesa.
Secondo uno studio pubblicato su The Lancet e finanziato anche dalla fondazione Bill e Melinda Gates, se tutte le mamme del mondo allattassero i loro figli ci sarebbero circa 800.000 morti in meno tra i bambini e 20.000 casi in meno di cancro tra le madri.
Le nuove norme antiobesità del Paese vietano gli spot pubblicitari di cibo spazzatura e di prodotti alimentari che regalano giocattoli ai bambini.
Come funziona l’autosvezzamento, quali sono le precauzioni da osservare e i benefici ambientali dell’alimentazione complementare
Fa il giro del mondo la campagna brasiliana sui rischi del cibo spazzatura in allattamento