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La pedalata assistita diventa a tutti gli effetti la nuova tendenza del mercato delle ruote. Non solo per lo sport o il cicloturismo, ora le ebike sono per tutti.
Per velocisti, pieghevoli, dal design ricercato, per il trasporto delle merci o dei più piccoli. La bicicletta a pedalata assistita conquista anche la città, offrendo soluzioni e modelli anche per i più esigenti. È questa la tendenza dell’ultima edizione di Cosmobike show, che si è tenuta a Veronafiere lo scorso 15 e 16 febbraio. La manifestazione, che arriva nel momento in cui si apre la stagione ciclistica 2020, ha visto la partecipazione di oltre 180 marchi, che hanno portato alla manifestazione veronese gli ultimi modelli, gli accessori e le nuove soluzioni tecnologiche disponibili sul mercato. La tendenza dello scorso anno viene confermata: solo nel 2019 le ebike hanno coperto il 12 per cento del mercato, con numeri che superano le 200mila unità. Nel 2015 se ne contarono circa 50mila. Complici i dazi europei sull’antidumping, sia il mercato interno che l’export hanno visto una crescita a doppia cifra e il trend sembra aumentare.
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A dimostrarlo è l’ebike premiere, una rassegna di tutti i nuovi modelli disponibili da quest’anno. Ad aprire la kermesse è la cargo line presentata da Bosch e Riese&Muller: disponibile in due versioni, una con supporto fino ai 25 km/h e la seconda come cargo speed con una velocità massima di 45 km/h. La potenza viene gestita dall’unità Bosch che, fin dalle prime pedalate, eroga l’energia necessaria per garantire una partenza rapida anche a pieno carico. Tra le più capienti e pensata per la famiglia, l’italiana E-Justlong presenta un pianale posteriore di 800×150 centimetri e risulta adatta a trasportare anche carichi importanti senza perdere stabilità grazie alle ruote da 20” e la coda allungata ma rigida. La più pratica invece sembra proprio essere la Hsd delle Tern: ha forcella ammortizzata, freni a disco e un motore elettrico con spinta a cinghia.
L’interesse per eBike Première? Altissimo, il pubblico si mangia con gli occhi ancora oggi le bici elettriche esposte… pic.twitter.com/HyAk7DyUSm
— CosmoBike Show (@CosmobikeVR) February 16, 2020
Ma a rubare la scena alle classiche Mtb sono le ebike pieghevoli. Perfette per l’ultimo miglio, per essere trasportate facilmente anche nei mezzi pubblici (con gli spazi dedicati). I modelli sono tra i più disparati, dalle classiche pieghevoli con batterie alle più tecnologiche ricercate. A tal proposito attira l’attenzione la Gocylce Gxi, una pieghevole che si chiude in soli 10”. Presenta un motore sul mozzo anteriore e una batteria che permette fino a 80 chilometri di autonomia. Tra le nuove tendenze ci sono certamente le fat bike pieghevoli. Piccole, dal baricentro basso e pensate anche per terreni più o meno accidentati. Qui a Verona la napoletana Dme Bike porta la Vulcano, con forcella ammortizzata, luci led anteriore e posteriore con stop e frecce direzionali, freni a disco meccanici.
Certamente tra i primi modelli che si sono affacciati nel mondo delle ruote a pedalata assistita, le e-citybike hanno avuto la più grande espansione in tutto il mondo. I modelli presentati sono tra i più disparati e si può scegliere tra quelli con motore centrale, più potente o nel mozzo posteriore o anteriore, che permettono la costruzione di una bici molto simile a quelle normali, spesso con la batteria “nascosta” nel telaio. Dalle linee decisamente originali, la Fantastic presenta Issimo Urban, una ebike a metà tra un ciclomotore e una bicicletta con ruote da 20”. La batteria piuttosto generosa permette un’autonomia fino a 80 chilometri.
La bicicletta diventa anche servizio, a disposizione della mobilità sociale. È questa l’idea di Aspasso bike di Senigallia: l’azienda si rivolge, oltre ai privati, a chi si occupa di vendita e noleggio biciclette per disabili, con un’offerta dedicata a hotel, villaggi turistici, case di cura per anziani o centri specializzati, o perché no, amministrazioni pubbliche che vogliono offrire un servizio di trasporto migliore anche per chi ha oggettive difficoltà a muoversi in città.
L’industria italiana, anche a Verona, si conferma un’eccellenza del comparto due ruote, con l’export che cresce e pare essere in salute. Solo nel 2018 ha raggiunto un valore di 42 milioni di euro, registrando un più 300 per cento sull’anno precedente, dimostrando come il mondo delle due ruote sia ancora un fiore all’occhiello della nostra produzione industriale.
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