Con Raimondo Orsini, direttore della Fondazione per lo sviluppo sostenibile, abbiamo esplorato i temi chiave degli Stati generali della green economy 2024 il 5 e 6 novembre.
Festeggiano pinguini e foche, creata in Antartide la più grande area marina protetta del mondo
L’area protetta si trova nel Mare di Ross, nel Pacifico, e occuperà una superficie di 1,55 milioni di chilometri quadrati.
L’Antartide è un luogo remoto e ostile per gli esseri umani, caratterizzato da climi estremi e da sconfinate e luccicanti distese di ghiaccio. Proprio per questo è uno degli ultimi paradisi selvaggi del pianeta, non ancora scalfito dall’ormai onnipresente impatto antropico.
La riserva marina più grande del mondo
Questo straordinario ecosistema, ricchissimo e ancora largamente inesplorato, rimarrà integro ancora a lungo, è stata infatti approvata la proposta congiunta di Stati Uniti e Nuova Zelanda di istituire un’area protetta di 1,55 milioni di chilometri quadrati nel Mare di Ross, baia situata in Antartide tra la Terra della regina Victoria e Terra Marie Byrd, per proteggerlo dalle attività umane. La decisione è stata presa in occasione del meeting della Commission for the conservation of antarctic marine living resources (Ccamlr) in corso in Australia e mira a proteggere la biodiversità artica e a consentire il ripristino degli stock ittici.
Into the wild
Il Mare di Ross, con un’estensione pari a quella dell’Alaska, è la zona di mare più isolata del pianeta e ospita una biodiversità straordinaria, grazie alle sue acque ricche di nutrienti. In quest’area vivono oltre quaranta specie endemiche e le sue acque sono solcate da pinguini di Adelia (Pygoscelis adeliae), pinguini imperatore (Aptenodytes forsteri), balenottere minori (Balaenoptera acutorostrata), orche (Orcinus orca) e foche di Weddell (Leptonychotes weddellii). Questo ecosistema unico e di cui sappiamo ancora poco è minacciato dalla crescente domanda di pesce, grazie al nuovo accordo sarà però proibita qualsiasi forma di pesca in 1,1 milioni di chilometri quadrati della riserva, mentre nelle altre aree saranno consentite catture per la ricerca scientifica.
Tutela a scadenza
L’accordo, inseguito cinque lunghi anni con trattative diplomatiche tra Stati Uniti e Nuova Zelanda, prevede che l’area sarà protetta per trentacinque anni, a partire da dicembre 2017. Nel 2052 si dovrà pertanto decidere se prolungare o sospendere la protezione dell’area marina.
Cooperazione internazionale senza precedenti
La decisione di istituire la riserva è stata presa dai delegati di 24 paesi della Commissione per la protezione delle risorse marine viventi in Antartide e l’Unione Europea. L’area sarà la prima zona protetta in acque internazionali e “rappresenta un livello di cooperazione internazionale quasi senza precedenti riguardo a un vasto ecosistema marino”, secondo quanto dichiarato da Andrew Wright, segretario esecutivo della Ccamlr.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Entro il 2025, 40 porti italiani saranno dotati di spugne per assorbire gli oli. Si inizia da cinque tappe simboliche: Napoli, Messina, Brindisi, Ravenna e Trieste.
Una stretta opera di sorveglianza anti-bracconaggio ha dato i suoi frutti: il parco nazionale di Kaziranga ha quasi azzerato le uccisioni di rinoceronti.
A Palazzo Bovara apre al pubblico una tre giorni di confronto e conoscenza della moda sostenibile dal titolo Smart Closet.
Un aumento del 30% rispetto all’anno precedente, che risente anche delle conseguenze dei cambiamenti climatici.
Dall’11 al 13 ottobre a Parma c’è Fragile: il festival per trovare soluzioni e strategie per ridurre il nostro impatto sul pianeta.
Approvato quasi due anni fa, il regolamento sulla forestazione importata dovrebbe entrare in vigore il 31 dicembre. Ma in tanti chiedono una revisione.
È ormai inevitabile il superamento di un settimo “limite planetario” (su nove), legato al processo di acidificazione degli oceani.
Il territorio dell’Alta Murgia in Puglia è il dodicesimo geoparco proclamato dall’Unesco in Italia.