Trenta giorni di crowdfunding per il primo Open Garden della birra

Baladin lancia un’inedita campagna di crowdfunding in favore di un parco della birra artigianale dove riscoprire i valori della terra e dell’agricoltura.

#opengarden è l’hashtag ufficiale di un’iniziativa unica nel suo genere lanciata il 19 ottobre scorso da Baladin, il più famoso birrificio artigianale italiano indipendente: trenta giorni di crowdfunding su Indiegogo, con l’obiettivo di raccogliere duecentomila dollari per dare vita al primo Open Garden dedicato alla birra artigianale.

Un parco di 70mila metri quadrati dove scoprire il mondo della birra, tra cultura e convivialità, la cui inaugurazione è prevista il prossimo 21 Giugno 2017.

È l’idea, anzi il sogno, di Teo Musso, fondatore di Baladin e pioniere della birra artigianale, che dichara: “Trenta giorni di crowdfunding intensivo per far diventare il Baladin Open Garden, nel cuore delle Langhe, un progetto di tutti, costruito da tutti, in cui ogni supporter possa ritrovare una parte di sé e condividere lo spirito di un progetto che vuole fare cultura e creare una community di “Open Gardeners” riuniti intorno ai valori della terra e della birra artigianale”.

crowdfunding parco birra
“Trenta giorni di crowdfunding intensivo per far diventare il Baladin Open Garden un progetto di tutti” Teo Musso, fondatore di Baladin © Baladin

Un crowdfuding per il recupero dei luoghi storici

Il Baladin Open Garden non sarà dunque solo un parco tematico, ma un progetto condiviso all’insegna dell’agricoltura e della rivitalizzazione del territorio.
Un connubio tra tradizione, artigianalità e modernità attraverso l’utilizzo di tecnologie all’avanguardia ma, contemporaneamente, rispettose delle risorse e dell’ambiente, in un’ottica di economia circolare.

E anche l’occasione per il recupero di luoghi storici che altrimenti andrebbero perduti, come la grande cascina del 1600 che ospiterà il forno a legna per il pane, i mercati dei produttori locali, la macelleria, il pub, la sala convegni, il laboratorio del cioccolato artigianale.
Insomma uno spazio dove sia possibile recuperare antichi valori e tradizioni, costruito grazie al crowdfuding, una delle massime espressioni della sharing economy.

Per i sostenitori tanti riconoscimenti, dalle magnum di birre limited edition a cene esclusive a contatto con la natura fino a tavole rotonde con ospiti di eccezione. E il lancio di una nuova birra, ovviamente battezzata Open Garden.

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