Il rapporto di Legambiente conferma lo stato critico del mare italiano, tra abusi edilizi, sversamenti, pesca illegale e cattiva gestione dei rifiuti.
La deforestazione torna a crescere in Amazzonia
La deforestazione nell’Amazzonia brasiliana torna a crescere nel 2013 secondo i primi dati forniti dal ministero dell’Ambiente. Non accadeva dal 2009.
L’Amazzonia
ha perso il 35 per cento di superficie in più tra agosto
2012 e luglio 2013. L’area soggetta a deforestazione sarebbe stata
pari a 2.766 chilometri quadrati secondo
i dati preliminari del ministero dell’Ambiente brasiliano che
si basano sulle immagini satellitari fornite dall’Agenzia spaziale
nazionale. Una superficie più che doppia rispetto
all’estensione della città di Los Angeles, negli Stati
Uniti.
Guarda le foto dell’Amazzonia brasiliana di
Spedizione selvaggia
Era dal 2009 che il tasso di deforestazione non aumentava in
Brasile e la causa sarebbe da imputare soprattutto alle
attività di taglio illegale. Le zone più colpite sono
quelle di Amazonas, Parà, Mato Grosso e Maranhao. Da parte
sua, la presidente Dilma Rousseff ha confermato, numeri alla mano,
l’impegno del suo governo contro la criminalità
ambientale.
L’ong
Imazon, che monitora lo stato dell’Amazzonia, ha diffuso un
dato più grave a livello percentuale sostenendo che la
deforestazione sarebbe quasi raddoppiata nello stesso periodo (+92
per cento tra agosto 2012 e luglio 2013) anche se il dato sarebbe
inferiore in termini assoluti: 2.007 chilometri quadrati rispetto
ai 1.047 del periodo precedente.
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