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Il design è il motore di Milano durante il Salone del Mobile… ma non solo. È anche un settore economico in cui l’Italia mostra al mondo il meglio di sé.
Si chiudono i battenti della Design Week 2017, che come ogni anno ha cambiato volto per una settimana a Milano, attirando professionisti, turisti o semplici curiosi da tutto il mondo. Passeggiando tra le installazioni del Fuorisalone, tra i giardini nascosti di Brera o nell’effervescente distretto di Tortona, in tanti si saranno domandati quanto sarà grande il giro d’affari mosso da tutte queste realtà così dinamiche e diverse. Una risposta arriva da Fondazione Symbola, che ha appena pubblicato un nuovo report sulla Design Economy. A presentarlo, proprio all’interno del Salone del Mobile, Domenico Sturabotti ed Ermete Realacci (rispettivamente direttore e presidente di Symbola) alla presenza del presidente di FederlegnoArredo Emanuele Orsini.
La design economy si dimostra solida e non conosce crisi. In Europa si contano 175mila imprese nel settore, che nel 2015 hanno prodotto una ricchezza pari a circa 26 miliardi di euro. Si tratta di un balzo in avanti di quasi il 50 per cento rispetto a solo cinque anni prima. Il nostro Paese è tra i leader indiscussi della design economy, con le sue 29mila imprese che fatturano 4,4 miliardi di euro, poco meno dello 0,3 per cento del pil nazionale. Nel Belpaese il fatturato del design incide per lo 0,17 per cento sul totale dell’economia, quasi il doppio della media europea (pari allo 0,09 per cento). In Europa, ogni cinque persone che lavorano nel design, una è italiana: stiamo parlando di 47.274 occupati nel settore, su un totale europeo di 272.268.
Regno Unito | Italia | Germania | Francia | Spagna | UE | |
---|---|---|---|---|---|---|
Numero di imprese nel design (2014) | 20.606 | 29.065 | 23.083 | 34.228 | 5.113 | 175.692 |
Fatturato delle imprese del design in mln euro (2015) | 8.777 | 4.410 | 3.634 | 1.931 | 1.016 | 25.789 |
Numero di addetti nel design (2015) | 51.509 | 47.274 | 46.312 | 34.461 | 9.929 | 272.268 |
C’è un legame a doppio filo tra la design economy e i luoghi-cardine della produzione made in Italy. Nel nostro Paese, quasi un’impresa del design su quattro è in Lombardia, l’11,6 per cento si trova in Emilia Romagna, l’11,2 per cento in Veneto, il 10,5 per cento in Piemonte e il 7,2 per cento in Toscana. Non a caso, si tratta proprio delle regioni in cui è più forte il peso della nostra manifattura.
La Lombardia è ai vertici anche in termini didattici, con 12 istituti di formazione dedicati al design sugli 89 presenti nel Paese (università, accademie, istituti, scuole superiori).
Tra i pilastri del made in Italy c’è senza dubbio il legno arredo. A livello di surplus commerciale – come già anticipava il rapporto L’Italia in dieci selfie – l’Italia è superata, nel mondo, soltanto dalla Cina. L’industria tricolore del legno arredo nel 2014 generava un valore aggiunto di 5,2 miliardi di euro, ben superiore a quello di molti “vicini di casa” ben più ricchi di materie prime (come la Francia, che si ferma a 2,1 miliardi, la Spagna a 1,5 miliardi e la Svezia che non arriva agli 850 milioni). È un settore che investe costantemente nell’innovazione e nella ricerca, raggiungendo ottime performance in termini di sostenibilità ambientale. Le nostre industrie del legno consumano in media molto meno petrolio ed emettono molta meno co2 rispetto alle loro omologhe in Europa.
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Edicom Edizioni, Monfalcone (Go), 1998.