
1.700 chilometri, 14 tappe e un messaggio per il Parlamento europeo, per promuovere il cicloturismo in Italia. Ecco la lunga pedalata di Mauro Fumagalli.
Gli orsi polari alla deriva sui ghiacci quando approdano in Islanda vengono immediatamente abbattuti per la presunta impossibilità di monitorarne indole e spostamenti. I droni sono la loro unica possibilità di sopravvivenza.
L’Islanda non ha una popolazione stanziale di orsi polari. Anzi, l’Islanda non ha proprio orsi polari, dato che gli esemplari sinora approdati sulle coste dell’isola sono stati immediatamente abbattuti. Senza se e senza ma. Rei di essere potenzialmente pericolosi, i plantigradi non hanno beneficiato nemmeno di un periodo d’osservazione comportamentale prima della soppressione. Una pratica duramente contestata dalle associazioni ambientaliste e che, ora, potrebbe finalmente avere termine grazie alla tecnologia. Più precisamente grazie ai droni.
Gli orsi polari non sono una specie nativa dell’Islanda. Capita però che, alla deriva a bordo di giganteschi lastroni di ghiaccio, affrontino inconsapevolmente la traversata di centinaia di chilometri dalla Groenlandia, sbarcando stremati e, soprattutto, affamati. La legge islandese afferma che l’orso polare è un animale protetto fino a quando non rappresenta un pericolo per la popolazione. E qui si apre un grave problema d’interpretazione, dal momento che negli ultimi anni nessun plantigrado è stato considerato “compatibile”, nemmeno per pochi giorni, con lo stile di vita delle località costiere dell’isola, terra di pascolo per le pecore, di coltivazione del foraggio e sempre più spesso meta turistica.
La presunta pericolosità degli orsi polari approdati in Islanda è stata affermata arbitrariamente, senza alcuna osservazione preventiva. Una condanna a morte senza appello. La giustificazione per questa barbara pratica è stata trovata nell’impossibilità di procedere a un monitoraggio, non invasivo e a media distanza, che consentisse di valutare l’indole degli animali senza condizionarne il comportamento in attesa del “rimpatrio” in Groenlandia. Ora, però, tutto potrebbe cambiare grazie all’introduzione dei droni. I velivoli a controllo remoto, equipaggiati con fotocamere e telecamere, sono infatti in grado di seguire la vita degli orsi nei primi giorni dall’arrivo, avvicinandosi sino a rilevarne lo stato di salute e contestualizzandone la presenza, così da consentire agli esperti di prevederne gli spostamenti.
In casi estremi, i droni possono persino sfiorare gli animali emettendo luci e suoni tali da allontanarli dalle zone abitate e dagli allevamenti, creando un effetto dissuasore in attesa della cattura, del rifocillamento e quindi del rientro in Groenlandia. A quanto pare, gli orsi polari sbarcati in Islanda hanno una sola chance: la tecnologia.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
1.700 chilometri, 14 tappe e un messaggio per il Parlamento europeo, per promuovere il cicloturismo in Italia. Ecco la lunga pedalata di Mauro Fumagalli.
L’India ha varato un piano federale da 1,3 miliardi di dollari per incoraggiare la produzione di veicoli elettrici e per garantire sconti agli acquirenti.
Via libera al nuovo Codice della strada voluto dal ministro Salvini. Dalle multe per chi usa il cellulare alla guida agli autovelox, ecco le novità.
DS Automobiles rivela gli interni del futuro dei suoi veicoli con il manifesto M.I. 21, che illustra la visione del marchio per il prossimo decennio.
Risparmiare energia è il tema della decima edizione della Sem, Settimana europea della mobilità. Centinaia le iniziative promosse da Fiab in tutta Italia per promuovere l’uso della bici.
IAA, il salone di Monaco appena concluso è stato l’ultimo terreno di sfida fra Europa e Cina sulla mobilità elettrica. In ballo c’è il futuro dell’industria europea (e del clima…).
ÖBB e Deutsche Bahn ripristinano il treno notturno tra Berlino e Parigi. Rispetto all’aereo, è molto vantaggioso in termini di impatto sul clima.
La startup americana Alef Aeronautics ha ottenuto i permessi per testare la sua auto volante; si tratta di un veicolo che dovrebbe debuttare nel 2025.
Il servizio di robotaxi a guida autonoma inaugurato a San Francisco apre affascinanti scenari sulla mobilità del futuro. Anche se ingorghi e incidenti testimoniati da un video mostrano le criticità da risolvere.