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È il primo esempio di polo espositivo a raggiungere la prestigiosa certificazione LEED in Europa. Tagliati i consumi per 700 mila kWh l’anno.
Il cuore pulsante del quartiere espositivo di Rho, ovvero il Centro servizi, il Centro congressi e gli uffici, ha ottenuto la certificazione sulla sostenibilità in edilizia LEED EB:O&M (Existing Buildings: Operations & Manteinance – gestione e conduzione degli edifici esistenti). I 42 mila metri quadrati di Fiera Milano interessati dalla riqualificazione energetica, sono i primi in tutta Europa a ricevere il prestigioso riconoscimento.
“Con la certificazione LEED EB:O&M, che siamo i primi a ottenere in Europa, continuiamo il cammino della responsabilità sociale e della doverosa attenzione verso i nostri visitatori e i nostri dipendenti”, ha dichiarato il presidente di Fiera Milano Michele Perini. “Fiera Milano è una piccola città nella città, un organismo complesso che vive e che dobbiamo educare ad una sempre maggiore efficienza. Con una gestione attiva e consapevole è possibile ridurre i costi, mitigare l’impatto ambientale e al tempo stesso migliorare il confort di chi utilizza le strutture”.
Il percorso ha previsto un dettagliato energy audit delle strutture che ha permesso di comprendere le misure da adottare per aumentare l’efficienza del quartiere fieristico. “Si tratta di un’area operativa 300 giorni l’anno con circa 600 dipendenti, con dei costi energetici di circa 750 mila euro l’anno”, ha spiegato Alberto Ballardini, project manager che ha seguito la riqualificazione per conto di Habitech, azienda specializzata nel green building. “Con le sole misure di efficientamento nella climatizzazione della hall si è riusciti a ridurre del 10 per cento i costi annuali, a fronte di un investimento che si ripaga in 12 mesi”, ha sottolineato Ballardini.
I numeri. Nel complesso le misure adottate hanno portato un taglio di circa 700.000 kWh/anno di consumi energetici ed una riduzione di 250 tonnellate di emissioni di CO2. “Da sempre Fiera Milano è molto attenta all’impatto delle sue attività sull’ambiente – ha commentato il presidente Perini – e infatti già nella fase di progettazione del quartiere di Rho erano stati adottati provvedimenti specifici, come il teleriscaldamento dal vicino termovalorizzatore di AMSA per padiglioni e uffici e l’utilizzo di reti idriche separate per l’acqua potabile e l’acqua di falda, quest’ultima destinata alle pompe di calore, all’irrigazione e ai servizi igienici”.
Un vero e proprio percorso di sostenibilità, iniziato dalla progettazione e che continua oggi, a 9 anni dall’inaugurazione. “Il valore vero di questa certificazione non è tanto il risultato finale, ma il percorso, il processo di consapevolezza e di crescita raggiunto”, ha concluso Ballardini.
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