L’uso dei sottoprodotti dell’agricoltura nei mangimi animali può permettere un risparmio ecologico e una via diversa per l’ecosostenibilità ambientale.
Energia rinnovabile. La parola a Carlo Rubbia
Intervista al premio Nobel italiano, che in Spagna ha fatto fortuna con il fotovoltaico termodinamico.
Quali sono le soluzioni energetiche per i prossimi 5-10 anni?
L’obiettivo più importante è sviluppare risorse adeguate per le rinnovabili. Risorse che devono essere direttamente o indirettamente legate al solare, per far sì che diventi la seconda fonte rinnovabile più importante. Oggi abbiamo ancora troppo poco solare: tutto il fotovoltaico del mondo rappresenta una sola centrale nucleare.
È un problema tecnologico?
È un problema di investimenti. Oggi molti industriali non hanno abbastanza coraggio, e la gente crede di poter continuare ad andare avanti aumentando il costo della benzina o fermando il traffico alcune domeniche. Qui si tratta di prendere il toro per le corna e fare un grosso cambiamento: il solare. Soprattutto nelle regioni mediterranee e nel Sahara, dove la quantità di energia utilizzabile è straordinaria.
A che punto è l’Italia?
L’Italia era partita bene quando ero all’ENEA. Ma oggi è dietro ad altri paesi come la Spagna, ad esempio. La Spagna ha una grande industria nel campo del solare termodinamico e dell’eolico, mentre in Italia queste cose sono totalmente bloccate. Anche perché non esistono delle leggi sufficientemente valide da permettere agli industriali di sviluppare le cose in maniera competitiva.
Lei è un consigliere speciale del presidente della Commissione Ue. Quali consigli gli sta dando?
Noi stiamo discutendo di queste cose, e crediamo che la linea promossa dalla Germania durante la presidenza di turn dell’Ue (primo semestre 2007, ndr) sia quella giusta: andare coraggiosamente come Europa nella direzione delle rinnovabili.
Oggi anche gli americani hanno riscoperto l?interesse per le rinnovabili: Schwarzenegger e la Clinton indicano nei loro programmi le idee che abbiamo sviluppato in Europa. Noi abbiamo un vantaggio: siamo partiti prima degli altri.
Ma dobbiamo fare attenzione: la competizione si sta sviluppando, ed è importante che UE mantenga la preminenza nell’industria delle rinnovabili. Presto o tardi sono convinto che tutti si diranno: “Dobbiamo ampliare le rinnovabili!”. La questione è chi arriverà per primo e la venderà agli altri?
Oggi l’industria europea delle rinnovabili è la più competitiva?
La Germania e l’Olanda lavorano molto bene in questo campo. In Inghilterra ci sono dei movimenti interessanti. E soprattutto in Spagna si stanno facendo tante cose. L’Italia purtroppo ha bisogno di darsi una regolata.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Torna il 19 e 20 aprile lo sciopero globale per il clima, che in Italia vede coinvolte 25 città. Giovani in piazza anche per Gaza.
I lavori del ponte sullo stretto di Messina dovrebbero iniziare a dicembre 2024 e concludersi nel 2032. Ma i cittadini si ribellano.
L’Agenzia per la protezione dell’ambiente ha imposto di rimuovere quasi del tutto alcuni Pfas dall’acqua potabile negli Stati Uniti.
La Corte europea per i diritti dell’uomo dà ragione alle Anziane per il clima: l’inazione climatica della Svizzera viola i loro diritti umani.
Dopo i rilievi nell’acqua potabile del Veneto e della Lombardia, sono state trovate tracce di Pfas nei delfini, tartarughe e squali spiaggiati sulle coste della Toscana.
Un nuovo rapporto di Wri e università del Maryland fa il punto sulla deforestazione. Miglioramenti in Brasile e Colombia, ma passi indietro altrove.
Sabato 6 aprile, il settimanale porta in edicola e online le tematiche del “vivere verde”. Con un’intervista a Simona Roveda.
A distanza di un mese dall’annuncio dello Zambia, anche il Malawi ha dichiarato lo stato di calamità a causa della siccità prolungata da El Niño.