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Continuano a diminuire i costi di produzione dell’elettricità generata dalle rinnovabili, al punto che ora sono pari o inferiori al costo marginale della generazione legata alle fonti tradizionali.
La produzione di energia elettrica prodotta da solare su larga scala e da eolico è economicamente più conveniente rispetto alle più efficienti centrali elettriche alimentate a gas, a carbone e agli impianti nucleari. Si invertono i ruoli, fotovoltaico ed eolico sono diventate le fonti di energia più efficienti e le centrali a gas naturale sono l’opzione migliore per sostenerle. È questa in estrema sintesi la conclusione a cui arriva uno studio sui costi dell’energia pubblicato da Lazard Ltd, una società di consulenza finanziaria e di gestione patrimoniale.
L’analisi condotta da Lazard vuole capire se le tecnologie rinnovabili saranno competitive sul lungo termine, verificandone la capacità di sviluppo tecnologico e di aumento dei volumi di produzione, le uniche due strade percorribili per ridurre i costi operativi e i costi di capitale impiegati. Ecco perché il report della banca d’affari analizza i costi livellati dell’elettricità secondo la fonte, il cosiddetto LEC (Levelised Energy Cost), ossia il prezzo al quale l’elettricità deve essere generata per poter rientrare delle spese, il suo punto di pareggio.
Gli analisti di Lazard Ltd hanno dimostrato come alcune tecnologie pulite per la generazione di energia siano già competitive in termini di costi con le fonti convenzionali. L’analisi ha evidenziato come il costo livellato dell’energia proveniente da grandi impianti solari sia sceso a un minimo di 36 dollari per megawattora, mentre l’eolico si ferma a 29 dollari. È il costo più economico attualmente disponibile, più conveniente rispetto anche all’energia prodotta nelle più efficienti centrali a gas, per non parlare di quella generata in centrali a carbone o da reattori nucleari.
Anche se eolico e solare diventano giorno dopo giorno fonti sempre più economiche, nell’analisi di Lazard le centrali a gas rimangono un punto fermo nel mercato dell’energia. Esse, infatti, garantiscono la produzione continua di energia, bilanciando la produzione intermittente di eolico e solare mentre le centrali a carbone e nucleari sembrano, in questo scenario, destinate a lottare per rimanere a galla. Per gli analisti, al momento, le rinnovabili dovranno percorrere ancora un pezzo di strada accompagnate dalle energie convenzionali, almeno fino a quando le tecnologie legate allo stoccaggio di energia pulita non matureranno e arriveranno sul mercato a costi inferiori agli attuali.
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Il futuro è comunque segnato. Lazard scommette sulle rinnovabili. La loro diffusione e il loro utilizzo si allargheranno sempre più per una serie di motivi, tra cui i problemi ambientali causati dalle fonti convenzionali e il miglioramento continuo delle tecnologie pulite ma anche grazie ad una serie di politiche pubbliche sulla riduzione delle emissioni di carbonio, a sostegno all’energia rinnovabile, che si stanno adottando nel mondo.
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