
Un report mostra come la grande ztl londinese in 3 anni abbia migliorato la qualità dell’aria. I benefici maggiori proprio in quelle periferie che si opponevano alla Ulez.
È la prima rete di ricarica veloce installata nel nostro Paese, capace di coprire la tratta Milano Roma e, di fatto, elettrificarla. Eva+, così il nome del progetto, ha installato e reso operative le prime 30 colonnine Fast Recharge in altrettanti stazioni di ricarica, nel tratto che va da Cormano (provincia di Milano) al Grande
È la prima rete di ricarica veloce installata nel nostro Paese, capace di coprire la tratta Milano Roma e, di fatto, elettrificarla. Eva+, così il nome del progetto, ha installato e reso operative le prime 30 colonnine Fast Recharge in altrettanti stazioni di ricarica, nel tratto che va da Cormano (provincia di Milano) al Grande raccordo anulare a Roma.
All’iniziativa, cofinanziata dalla Comunità europea, partecipano Enel, in qualità di coordinatore, Verbund (una delle principali utility austriache), insieme ad alcuni tra le principali case automoblistiche che negli ultimi anni stanno investendo nella mobilità elettrica. L’obiettivo è quello di installare in tre anni lungo le tratte extraurbane, 200 colonnine di ricarica, 180 in Italia e 20 in Austria.
“Siamo partiti con un programma che doterà il Paese di un’infrastruttura moderna e capillare”, ha detto Francesco Venturini direttore della divisione globale e-solutions di Enel, dalla stazione di Cormano durante l’inaugurazione ufficiale dello scorso 17 ottobre. “Le prime 30 colonnine installate nell’ambito del progetto Eva+, tra cui questa che inauguriamo oggi con Gruppo api, permettono di ricaricare l’auto elettrica anche nelle aree extraurbane e in tempi rapidi, in modo da consentire l’utilizzo del veicolo elettrico non solo in città ma anche per tratte più lunghe come quella Roma-Milano”.
I numeri #inViaggioConEVA? 30 colonnine, 1 ogni 60 km a due passi dalle autostrade. Un pieno? In 20 minuti con tutti i modelli @enelgroupit pic.twitter.com/QWr08jvPsZ
— Rudi Bressa (@RudiBressa) 17 ottobre 2017
Le colonnine sono state installate a ridosso degli svincoli autostradali o nei pressi di hotel, ristoranti e outlet. Hanno fino a 50 kW di potenza in DC (corrente continua), mentre in AC (corrente alternata) si arriva a 43 kW. Le colonnine possiedono entrambi i connettori oggi in uso, quindi è possibile collegare sia le marche giapponesi e asiatiche, sia quelle europee. In alternativa è possibile collegare anche il proprio cavo, in questo caso però la potenza erogata è di 22 kW, cosa che allungherà i tempi di attesa.
Per poter effettuare la ricarica, Enel ha messo a disposizione un’app, l’Enel e-Go: tramite Gps localizza quale delle colonnine stiamo per usare e ne “apre l’interrutore”, sempre da telefono. In alternativa è possibile attivare la classica card Rfid e utilizzarla direttamente tramite lettore ottico. Il costo delle colonninne Fast Recharge è di 13 euro l’ora (0,216 euro al minuto). Il costo di un “pieno” andrà in base alla capacità delle batterie presenti nell’auto. Per una da 25 kW, calcolando un’erogazione da 50 kW, in mezz’ora si avrà un pieno partendo da zero, al costo di 6,5 euro. Dal 15 gennaio la tariffa aumenterà a 0,366 al minuto (per un’auto da 41 kW il costo sarà di poco superiore ai 18 euro). Il tempo di una breve sosta e si potrà ripartire senza ansia da prestazione elettrica.
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