![Spighe verdi 2024, 75 i comuni premiati per lo sviluppo rurale sostenibile](https://cdn.lifegate.it/9z98nuBB4TJOiHfgetJnZh-cqdg=/470x315/smart/https://www.lifegate.it/app/uploads/2024/07/la-fortezza-di-gavi.jpg, https://cdn.lifegate.it/3UQ28dKV7W7v0kB6uZEPEB6GPMs=/940x630/smart/https://www.lifegate.it/app/uploads/2024/07/la-fortezza-di-gavi.jpg 2x)
Il Piemonte è la regione italiana che vanta il maggior numero di comuni rurali Spighe verdi con un’attenzione spiccata alla sostenibilità.
Il consorzio italiano ReMedia è stato scelto dall’Unione europea per coordinare il gemellaggio tra quattro città europee e quattro africane per lo sviluppo dei sistemi di smaltimento dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee). Ewit (E-waste implementation tootkit), così si chiama il progetto di cooperazione tra Europa e Africa, verrà finanziato nell’ambito del programma Horizon
Il consorzio italiano ReMedia è stato scelto dall’Unione europea per coordinare il gemellaggio tra quattro città europee e quattro africane per lo sviluppo dei sistemi di smaltimento dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee). Ewit (E-waste implementation tootkit), così si chiama il progetto di cooperazione tra Europa e Africa, verrà finanziato nell’ambito del programma Horizon 2020 e porterà nel continente africano le esperienze e le capacità dei Paesi europei nella gestione e nel riciclo degli scarti elettronici.
Entro il 2020, il cambiamento dello stile di vita e l’aumento dei consumi raddoppieranno la quantità di Raee e di Rpa, i rifiuti da pile e accumulatori, in Africa, già stimata a due milioni di tonnellate. Tra il 2008 e il 2012, l’Africa e-waste, il progetto di intervento nato dalla Convenzione di Basilea, ha lavorato per rafforzare le condizioni socio economiche dei Paesi africani in relazione alla gestione dei rifiuti. Dal febbraio 2015, l’Europa ha investito 1,6 milioni di euro per il progetto Ewit che sosterrà lo sviluppo delle politiche ambientali e delle piccole imprese in quattro città africane sull’esempio di altrettante best practice europee.
Le città di Anversa (Belgio), Oporto (Portogallo), Vienna (Austria) e dell’italiana Firenze porteranno le loro competenze in tema di smaltimento nei contesti urbani di Abidjan (Costa d’Avorio), Johannesburg (Sudafrica), Kisii (Kenya) e Choma (Zambia). Le esperienze europee verranno raccolte in un sito web e messe a disposizione delle amministrazioni interessate a sviluppare delle politiche territoriali di gestione dei sistemi di recupero, riciclo e smaltimento dei Raee e dei Rpa.
Il progetto Ewit si pone come obiettivo quello di fornire uno strumento concreto per la tutela ambientale, per lo sviluppo di un sistema lavorativo e per la qualità della vita degli abitanti e dei lavoratori.
Danilo Bonato, direttore generale di ReMedia, ha sottolineato che “il progetto Ewit è stato scelto dalla Commissione europea come iniziativa di eccellenza sulla gestione dei Raee e rappresenta un’importante opportunità per valorizzare l’esperienza sviluppata negli ultimi dieci anni nel nostro continente, adattandola alle necessità delle grandi aree metropolitane africane”.
Il rapido incremento di rifiuti tecnologici in Africa viene aggravato dall’importazione dall’Europa dei cosiddetti e-waste. Per contrastare il fenomeno del traffico illegale di materiale di scarto nel continente africano, il progetto Ewit si muove dal basso, combattendo l’arretratezza delle amministrazioni nella gestione ambientale e sociale dei rifiuti e fornendo uno strumento concreto di ripresa economica. Un passo importante per i Paesi europei tanto quanto per gli Stati africani che aderiranno a questo programma.
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