
Già 13 Regioni hanno emesso ordinanze anti-caldo basate sulla piattaforma Worklimate: “siesta” dalle 12.30 alle 16. E i musei diventano rifugi climatici.
Dopo la decisione dell’Inghilterra di riaprire al nucleare, facciamo il punto: oggi 439 impianti nucleari sono in funzione nel mondo e 34 sono ancora in fase di costruzione, secondo lo schema dell’International Atomic Energy Agency (IAEA).
Cos’è l’energia nucleare in Europa e nel
mondo.
Il nucleare fornisce a oggi il 16% dell’energia mondiale, il 34%
di quella europea.
15 dei 27 membri dell’Europa hanno impianti nucleari. La Francia
è il paese che ne ha di più, generando il 73% della
sua elettricità.
Gli USA ne hanno il maggior numero in assoluto: 104 impianti in
funzione.
34 gli impianti nucleari in costruzione.
Uno in Argentina, la centrale Atucha vicino alla capitale Buenos
Aires.
Due in Bulgaria, vicino alla città settentrionale di
Belene.
Uno in Finlandia, Olkiluoto, che, quando sarà completato,
sarà il più grande impianto. Data prevista
dell’entrata in funzione: 2011. E’ costruito dal gruppo francese
Areva e dalla tedesca Siemens.
Uno in Francia, a Flamanville, in Normandia, data prevista di
connessione: 2012.
Sei in India che dovrebbero aggiungersi ai 17 in funzione.
Sembra che l’India ne stia progettando altri 7.
L’Iran sta provando a costruire un impianto a Bushehr, sulla
costa del Golfo, nel sud. E’ il soggetto delle ispezioni IAEA e la
base della tensione diplomatica tra Iran e Occidente.
Il Giappone ha una centrale in costruzione, costruita dalla
Tokyo Electric Power Company. L’avvio è stato posticipato al
2015/16, a causa di nuove misure di sicurezza.
Tre dovrebbero essere in costruzione in Corea del Sud.
Il Pakistan na ha una in costruzione in Kundian, nel Punjab.
Cinque in Cina, due dei quali a Taiwan.
La Russia ne sta costruendo 7 in aggiunta alle 31 già
operanti; sta anche affiancando la Cina nella realizzazione delle
sue
Due sono in costruzione in Ucraina.
Gli USA ne stanno costruendo una in Tennessee.
L’energia atomica in Europa.
Le tendenze verso l’energia nucleare variano, attraverso
l’Europa. Il blocco Svezia-Germania-Italia-Spagna è in fase
di decommissioning, di chiusura; altri membri – Bulgaria, Romania e
Slovacchia – vorrebbero progettare nuovi reattori.
La centrale in Finlandia di 1.600 megawatt di Olkiluoto – 3
reattori – può essere un test per il futuro politico. In un
primo tempo prevista per il 2009, l’avvio è stato spostato
di 2 anni, al 2011, per ritardi tecnici di costruzione. Quando
completata, Olkiluoto sarà costata 3 miliardi di euro,
sarà la più grande centrale del mondo e il primo
reattore europeo dopo Chernobyl.
L’ultimo reattore francese di Flamanville sarà il terzo
sullo stesso sito, portandone il nucmero complessivo a 60. Il mese
scorso il presidente Sarkozy ha offerto all’Egitto un aiuto per
sviluppare la sua tecnologia nucleare civile.
Fonti: Reuters (Compiled by Golnar Motevalli;
Editing by William Hardy); the International Atomic Energy Agency,
World Nuclear Association and Statistics Finland.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Già 13 Regioni hanno emesso ordinanze anti-caldo basate sulla piattaforma Worklimate: “siesta” dalle 12.30 alle 16. E i musei diventano rifugi climatici.
A Vicenza il maxiprocesso per contaminazione da Pfas si è concluso con 140 anni di reclusione per 11 dirigenti dell’azienda Miteni, per disastro ambientale, avvelenamento delle acque e reati fallimentari. Una sentenza storica, dopo 4 anni di procedimento.
Il caldo non è uguale per tutti: servono soluzioni accessibili come i rifugi climatici. A Bologna ne sono stati attivati quindici in biblioteche, musei e spazi pubblici.
Riduzione delle emissioni in agricoltura, mobilità sostenibile, efficientamento degli edifici e sensibilizzazione i i pilastri. Ma ora servono i fatti.
Un nuovo murales al Gazometro sarà l’ulteriore tassello di un processo di rigenerazione che sta interessando uno dei quadranti più dinamici della Capitale.
Accordo in Senato: a decidere non sarebbe il paziente, ma un “Comitato etico”. Ma spunta una controproposta popolare che punta all’eutanasia legale.
Le forze armate pesano globabilmente per il 5,5 per cento delle emissioni, e il riarmo Nato può provocare un disastro anche dal punto di vista ambientale.
La campagna per il riconoscimento del reato di ecocidio arriva in Sardegna, dove è stata proposta una legge regionale.
Passi avanti per il Trattato sull’alto mare, stallo sulle estrazioni minerarie, tentativi di riprendere i negoziati sulla plastica: il bilancio della Conferenza Onu sugli oceani (Unoc3) che si è tenuta a Nizza dal 9 al 13 giugno.