Secondo il dossier Stop Pesticidi nel piatto 2025 di Legambiente, su 4.682 campioni di alimenti, il 48 per cento contiene residui di sostanze chimiche.
E’ stato individuato nei topi il gene che azzera l’istinto materno: si chiama Er alpha ed è attivo nella zona preottica mediale del cervello.
Di questi tempi, moltissime donne affrontano la maternità senza aver mai neppure preso in braccio un neonato. Ancora inesperte, spesso prive del sostegno della propria madre e della comunità femminile della famiglia d’origine, diventano bersaglio dei messaggi più disparati: consigli, avvertimenti, spauracchi, teorie… spesso contrastanti fra loro, a volte infondati.
Frastornate da tanti richiami, molte mamme dimenticano di ascoltare le voci più importanti, ovvero ciò che l’istinto materno suggerisce loro di fare e ciò che il bambino, in quel preciso momento, sta comunicando a gran voce. Spesso, nei luoghi di nascita, si legge questa frase: “i bambini sanno nascere, le donne sanno partorire“; si potrebbe però aggiungere che i bambini sanno poppare e le donne sanno allattare, poiché, per migliaia di anni, le mamme e i loro piccoli hanno avuto fiducia prevalentemente in ciò che la natura e l’istinto suggerivano loro.
E’ stato individuato nei topi il gene che azzera l’istinto materno: si chiama Er alpha ed è attivo nella zona preottica mediale del cervello. I ricercatori dell’università di Rockefeller hanno dimostrato come, manipolando questo gene, si riesce a modificare il comportamento di una madre nei confronti della prole.
L’istinto materno è iscritto nel codice genetico, ma deve essere attivato secondo alcuni scienziati, per la donna viene attivato durante la gravidanza e soprattutto nel momento del parto, subito dopo l’espulsione del feto avviene la scarica di prolattina.
L’attivazione del sentimento materno è favorita dal contatto con il figlio subito dopo il parto (in alcuni ospedali il bimbo viene lasciato ore sul seno della madre).
Oltre alla prolattina, anche l’ossitocina viene prodotta durante il parto, responsabile delle contrazioni uterine e dei riflessi di uscita del feto. Questo ormone esercita poi una forte influenza anche sul comportamento materno e sulla relazione con il bambino: è definito l’ormone dell’amore.
Questa preziosa sapienza innata continua a manifestarsi nell’istinto materno di ogni donna e nei richiami del suo bambino, ma a volte il frastuono e la medicalizzazione delle nascite moderne ne confondono la voce.
L’allattamento materno rimane il modo più semplice e naturale per iniziare e mantenere il legame madre/bambino, appagando con un solo gesto ogni necessità fisica ed emotiva di entrambi. In questo contesto, la fiducia reciproca gioca un ruolo essenziale: la mamma acquista fiducia nella propria capacità di nutrire ed accudire il proprio bambino e nell’attitudine del proprio piccolo a percepire ed esprimere i propri bisogni; il bambino si affida alla naturale competenza della sua mamma nel comprendere e soddisfare le sue necessità.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
![]()
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Secondo il dossier Stop Pesticidi nel piatto 2025 di Legambiente, su 4.682 campioni di alimenti, il 48 per cento contiene residui di sostanze chimiche.
Come emerge dalla fotografia di ActionAid, la povertà alimentare tra gli adolescenti non è solo questione di disponibilità di cibo, ma di relazioni, identità e possibilità di scegliere.
Consiglio e Parlamento europei si sono accordati sulla proposta della Commissione Ue per la deregolamentazione dei nuovi ogm, ma le organizzazioni contadine, dell’agricoltura bio e ambientaliste chiedono di fermarla.
In Australia alcuni ricercatori stanno indagando come i microbi, compresi quelli del suolo, influenzano gli stati emotivi e le relazioni sociali attraverso l’asse intestino-cervello.
La proposta di togliere la scadenza all’autorizzazione delle sostanze attive dei pesticidi è contenuta in un pacchetto semplificazione della Commissione. Per gli ambientalisti in questo modo il profitto dell’industria prevale sulla salute.
L’associazione dei consumatori, analizzando otto campioni di riso basmati, ha rilevato la presenza di pesticidi in circa la metà dei campioni, e aflatossine in cinque di essi.
Un documento dell’associazione Ciwf fa i conti di quanto costerebbe in termini ambientali, economici ed etici il primo allevamento di polpi e, in generale, l’acquacoltura carnivora.
Sei anni dopo il precedente dossier, Eat-Lancet estende il concetto di dieta per la salute planetaria anche ai temi di giustizia sociale e accessibilità del cibo.
Con l’approvazione da parte del Parlamento europeo della direttiva suolo, gli Stati membri hanno tre anni di tempo per istituire sistemi di monitoraggio e promuovere soluzioni per una gestione sostenibile.
