
Papa Francesco, guida audace e inclusiva, ha traghettato la Chiesa nel nuovo millennio, rompendo tradizioni e abbracciando la diversità. Qui un tentativo di raccogliere la sua eredità.
Una balena è morta di stenti nelle Filippine. Aveva ingoiato talmente tanta plastica da non essere più in grado di alimentarsi.
Una balena è stata ritrovata morta su una spiaggia delle Filippine. A provocare il decesso è stata la fame: nello stomaco dell’animale sono stati ritrovati 40 chilogrammi di rifiuti di plastica.
Dead whale washed up in Philippines had 40kg of plastic bags in its stomach https://t.co/aBCUh5gHdy
Marine biologists horrified to find 16 rice sacks and multiple shopping bags inside Cuvier’s beaked whale pic.twitter.com/YlI5ngfgmC— Svein T veitdal (@tveitdal) 19 marzo 2019
Le associazioni ecologiste hanno denunciato quello che ritengono essere uno dei peggiori casi ma i registrati negli ultimi anni. E hanno puntato il dito contro l’inquinamento degli oceani e, in particolare, quello della nazione asiatica. Le Filippine, infatti, sono considerate uno degli stati che maggiormente contribuisce al mondo alla produzione di rifiuti di plastica, a causa soprattutto dell’uso massiccio di prodotti usa e getta.
Leggi anche: Filippine, il terrore sotto Duterte nella testimonianza di un missionario italia
Soltanto alcune settimane fa – riporta il quotidiano francese 20 Minutes – l’organizzazione non governativa Global Alliance for Incinerator Alternative ha pubblicato un rapporto scioccante sulla quantità di oggetti di tale materiale utilizzati nell’arcipelago. Soltanto le buste di plastica utilizzate sono pari a 60 milioni all’anno. Ciò in barba alla legge locale, che sulla carta sarebbe particolarmente stringente, ma che non viene in realtà applicata.
Scopri l’iniziativa LifeGate PlasticLess, un mare di idee contro un oceano di plastica
A farne le spese sono non soltanto le balene ma anche le tartarughe marine e altre specie acquatiche. Il cetaceo ritrovato morto aveva lo stomaco talmente pieno di plastica da non essere più in grado di alimentarsi. I pescatori locali avevano persino tentato di riportare in mare l’animale, inutilmente: “Non era in grado di nuotare, era troppo debole”, ha raccontato un testimone all’agenzia Afp.
A whale that washed up in the southern Philippines died after swallowing 40kg of plastic bags https://t.co/CrigrRlZUX
— Sky Ocean Rescue (@SkyOceanRescue) 18 marzo 2019
Non si tratta del primo caso di questo genere: alla fine del 2018, un capodoglio è stato ritrovato morto in Indonesia con sei chili di rifiuti in plastica nello stomaco, di cui 115 bicchieri. In Thailandia, invece, una balena morta dopo aver ingoiato più di 80 busta di plastica.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Papa Francesco, guida audace e inclusiva, ha traghettato la Chiesa nel nuovo millennio, rompendo tradizioni e abbracciando la diversità. Qui un tentativo di raccogliere la sua eredità.
Una missione scientifica in un atollo della Polinesia francese ha permesso di scoprire l’esistenza di coralli che sopravvivono in acque molto calde.
Quante imprese hanno i mezzi per far fronte a un danno all’ambiente? A dare una risposta è la rilevazione di Pool Ambiente su dati Ania.
Il parlamento dell’Ungheria ha approvato una nuova stretta repressiva che inserisce in Costituzione il divieto a manifestazioni come il Pride.
Per anni Chevron ha inquinato e alterato la costa vicino a New Orleans, negli Stati Uniti, andandosene senza bonificare
Donald Trump ritiene che abbattendo le foreste si possano limitare gli incendi e produrre più legname. Gli esperti gli danno torto.
In un nuovo decreto previsti limiti più stringenti per queste molecole chimiche eterne, ma ancora superiori a quelle indicate dalle agenzie ambientali.
Trovato un accordo sul testo del trattato di pace con Baku, che non è ancora stato firmato e presuppone grosse concessioni da parte di Erevan. Intanto il parlamento approva un disegno di legge per la richiesta di adesione all’Ue.
Siamo stati a Montespluga per lo Skialp Fest di Homeland per capire perché lo scialpinismo sia un modo bellissimo e meno impattante di vivere la montagna.