Il Piemonte è la regione italiana che vanta il maggior numero di comuni rurali Spighe verdi con un’attenzione spiccata alla sostenibilità.
Il fiume Animas in Colorado diventa giallo. L’Epa, colpa nostra
Il disastro ambientale causato durante alcuni lavori all’interno di una miniera abbandonata. 11 milioni di litri di rifiuti sversati, contenenti piombo, arsenico e mercurio.
Il colore giallo arancio è surreale. E ha trasformato letteralmente il fiume Animas e parte del fiume San Juan, nello stato americano del Colorado. 11 milioni di litri di rifiuti tossici sono stati sversati per errore durante dei lavori all’interno di una miniera abbandonata.
©Steve Fassbinder
È successo lo scorso mercoledì quando alcuni operai dell’Agenzia per la protezione dell’ambiente americana (Epa), hanno causato la fuoriuscita di acqua contaminata da piombo, arsenico e mercurio proprio durante quella che doveva essere un operazione di bonifica. I due fiumi in questione durante il loro corso, confluiscono nel lago Powell, acque che alimentano anche il fiume Colorado.
Un gravissimo incidente. “Siamo molto dispiaciuti per quanto successo”, ha dichiarato Dave Ostrander, direttore per le emergenze dell’Epa al New York Times. “È un’immane tragedia. Di solito rispondiamo alle emergenze, non le causiamo”. L’Agenzia è ora al lavoro per capire quali potrebbero essere le possibili conseguenze sulla salute umana e sulla fauna locale, ma dalle dichiarazioni pubblicate dai maggiori media americani, pare che i funzionari dell’Epa siano ottimisti.
Non è così per chi vive sulle sponde dei fiumi, sia perché utilizza le acque del fiume per l’approvvigionamento idrico, sia perché esistono tutta un serie di attività turistiche legate ai corsi d’acqua. Gli abitanti di Durango, la prima città colpita, non ricevono più le acque del fiume, finché le ispezioni non daranno conferme sulla non pericolosità dello sversamento.
Secondo quanto riferisce Cynthia Sequanna ranger e responsabile per l’informazione pubblica al Guardian, lo sversamento potrebbe depositarsi sul fondali all’entrata del lago, Ranger del ma non si conoscono gli effetti a breve e lungo termine. Come conferma Jen Pelz dell’Ogn Wildearth Guardians: “Non credo che nessuno sappia quanto grave sia la situazione. Degli impatti ci sono in questo momento e certamente ci saranno nel lungo termine”.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
I megabassines sono enormi riserve d’acqua pensati per l’agricoltura nei mesi di siccità. Nonostante le ottime promesse, sono oggetto di proteste per il loro impatto ambientale.
Il 26 febbraio 2023 a causa del mare mosso 94 migranti annegarono a 300 metri dalla costa calabrese: non ci furono soccorsi nonostante gli allarmi.
L’attivista 73enne impegnato nella lotta alla caccia alle balene è stato ammanettato a Nuuk su un mandato d’arresto emesso dalla Guardia costiera giapponese. Rischia l’estradizione.
A una settimana dal rogo nell’impianto di raccolta rifiuti, spenti gli ultimi focolai. Per ArpaCal non ci sono pericoli ma mancano le analisi del suolo.
In città le temperature sono più alte che altrove: è il fenomeno dell’isola urbana di calore. La cementificazione del territorio impedisce a piante e suolo di regolare la temperatura dell’aria. Dal soil sealing al calore antropogenico, le cause sono tutte legate alle attività umane.
Interessata un’area di 5mila metri quadrati, il Comune invita i cittadini a tenere chiuse le finestre e a indossare le mascherine ffp2.
Una catena umana per fermare i disboscamenti per far spazio alla grande opera: i comitati di cittadini si muovono per salvaguardare il territorio.
Il rapporto di Legambiente fotografa un Paese dove le mafie prosperano grazie ai reati ambientali, da abusivismo a rifiuti. Il Sud il più colpito.