Formula E, il campionato dedicato alle monoposto elettriche riparte a febbraio. Tutte le novità

Formula E, si prepara al via la settima stagione. Il 26 febbraio riparte da Dir’iyya, Arabia Saudita, l’ABB Fia Formula E World Championship. Le regole, il calendario e i nuovi protagonisti.

Tutto è iniziato nel 2011, quando il fondatore della Formula E Alejandro Agag e il presidente della FIA Jean Todt, hanno condiviso sul retro di un tovagliolo il sogno di dare vita a una serie automobilistica completamente ecologica. Dopo sei stagioni, 69 gare, e 5 diversi campioni, per il suo settimo anno in pista la Formula E si è guadagnata lo status ufficiale di campionato del mondo da parte della Federazione internazionale, entrando a pieno titolo nella storia del motorismo del futuro.

Un calendario in divenire: si parte dall’Arabia Saudita

L’ABB Fia Formula E World Championship 2020/2021 debutterà il 26 e 27 febbraio in Arabia Saudita, a Dir’iyya, dopo la recente decisione di rimandare la partenza in programma a metà gennaio da Santiago del Cile, a seguito della chiusura dei confini britannici e la presenza di ben 5 team e del management della serie con sede nel Regno Unito.

La situazione sanitaria mondiale degli ultimi dieci mesi aveva già portato gli organizzatori alla decisione di suddividere le gare in gruppi; in Arabia Saudita, dove si sta lavorando per consentire l’accesso del pubblico almeno a una delle due giornate in pista, team e piloti saranno dunque impegnati nei Round 1 e 2.

Il debutto della settima stagione avverrà per la prima volta in assoluto in notturna: il tracciato, che sorge nella zona desertica dichiarata patrimonio mondiale dell’Unesco, verrà illuminato con una tecnologia Led a basso consumo alimentata da energia completamente rinnovabile. Un evento che si inserisce nell’ambizioso progetto Saudi Vision 2030, fortemente voluto e sostenuto dal principe ereditario saudita Mohammad bin Salman Al Sa’ud, che punta a ridurre la dipendenza del paese dal petrolio e a conquistarsi un posto tra le potenze più modernizzate e strategiche del panorama mondiale.

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Fra i protagonisti delle Formula E si sono alternati tantissimi campioni della F1 come Jacques Villeneuve e Felipe Massa (nella foto). ©ABB

Gli E-Prix di Città del Messico e di Sanya, in Cina, che nel calendario provvisorio di giugno apparivano come secondo e terzo round, al momento risultano posticipati a data da destinarsi, così come quello cileno, mentre il gruppo dei prossimi appuntamenti verrà confermato all’inizio del 2021.

Tra questi non dovrebbe mancare l’E-Prix di Roma, fissato per il 10 aprile. La gara capitolina, presente da due edizioni, nel 2020 è stata annullata a causa della pandemia, che aveva costretto il Circus elettrico  a fermarsi da marzo ad agosto, con la temporanea introduzione dell’ABB Formula E at home challenge, una competizione virtuale che ha visto impegnati per nove settimane i piloti titolari e alcuni tra i migliori gamer della community della Formula E.

Confermate Audi, Bmw e Mercedes. Lascia Porsche

I test pre-stagionali si sono svolti a fine novembre al circuito Ricardo Tormo di Valencia, dove i 12 team ufficiali – si contano ben 10 costruttori, tra i quali spiccano Bmw, Audi, Mercedes, DS, Nissan e Jaguar, mentre Porsche ha lasciato la serie dopo avere partecipato solo all’ultima stagione – hanno riacceso le batterie e presentato le monoposto.

Nella line up dei 24 piloti che si sfideranno nei prossimi mesi non mancano come sempre volti noti del motorsport di livello: Sébastien Buemi, già pilota Toro Rosso in F1, vincitore della 24 Ore di Le Mans e campione di Formula E 2015-2016; Jean-Éric Vergne, unico detentore del doppio titolo “elettrico” e, come il collega svizzero, ex pilota di F1 per il team di Faenza; il brasiliano Lucas Di Grassi e António Félix da Costa, entrambi conquistatori dell’alloro nella serie ecologica, con il portoghese campione in carica.

Il contributo del campionato alla lotta ai cambiamenti climatici

Primo sport globale certificato con emissioni di carbonio pari a zero sin dagli esordi, l’ABB FIA Formula E Championship investe in progetti certificati di protezione del clima in tutti i mercati in cui gareggia. Inoltre, ha creato un programma che si basa sull’offerta di eventi a impatto zero, l’impegno a lanciare e lasciare un messaggio positivo nelle città ospitanti, e la promozione dell’utilizzo di veicoli elettrici per combattere l’inquinamento atmosferico.

Il contributo della Formula E alla lotta ai cambiamenti climatici ha fatto guadagnare alla serie la certificazione ISO 20121 di terze parti, lo standard internazionale per la sostenibilità negli eventi, diventando la prima e unica categoria motoristica a ricevere tale riconoscimento.

 

Formula E, tutte le emissioni vengono compensate

Ogni stagione viene costantemente monitorata dagli organizzatori, in collaborazione con Quantis, azienda leader nel settore della consulenza in materia di sostenibilità, per analizzare gli impatti ambientali, sociali ed economici prodotti. Di solito il dato più significativo in termini di emissioni di CO2 è quello relativo ai trasporti delle merci (pari al 72 per cento nella quinta stagione) e del personale (14 per cento) – mentre il resto delle emissioni è prodotto dal pubblico (6 per cento), dalla produzione e vendita di cibo (4 per cento), dalle operazioni che includono le infrastrutture e l’utilizzo di energia (4 per cento) e, per il restante 1 per cento, dalle auto in gara. Emissioni che vengono poi compensate dagli investimenti in progetti Gold standard e Verified carbon standard dell’Onu.

La Formula E per i costruttori rappresenta un’occasione importante per lo sviluppo della mobilità elettrica. ©Nissan

Al via della sua settima stagione la Formula E si conferma ancora una volta un campionato votato alla lotta ai cambiamenti climatici, che passa anche attraverso l’impegno concreto nelle numerose iniziative di cui la serie si fa testimone, come la partnership con Unicef, per contribuire a proteggere e sostenere i bambini e le famiglie più vulnerabili durante la pandemia da Covid-19.

Regolamento e monoposto, le novità della stagione 2021

Come la Formula 1, anche la Formula E assegna un titolo piloti e uno riservato alle squadre, dove in questo caso contribuiscono alla vittoria i punti guadagnati da entrambe le guide del team. Anche il sistema di punteggio è il medesimo della massima categoria, e utilizzato in altre serie FIA, con i punti assegnati a scalare dalla prima alla decima posizione; a questi si aggiungono tre punti per la pole position e un altro per il giro più veloce (ma solo se il pilota finisce nella top ten).

Il primo appuntamento sarà caratterizzato da doppia gara, la cosiddetta double-header: l’azione verrà moltiplicata per due, ma saranno mantenuti orari e appuntamenti del format standard, con lo shakedown delle auto per verificare sistemi elettronici e affidabilità, una sola sessione di prove libere al secondo giorno (unica variante, visto che di solito le sessioni sono 2), le qualifiche, la Super pole shoot-out, a cui partecipano i 6 piloti più veloci delle qualifiche e, finalmente, il gran premio, che in Formula E si chiama E-Prix.

 

Dalla prima alla settima stagione le vetture protagoniste sono migliorate a tal punto da non dovere più essere sostituite né ricaricate in qualifica e in gara, come invece accadeva all’inizio.

Del resto, in Formula E la tecnologia viaggia veloce. Dal 2022 è attesa la nuova monoposto Gen3, che punta a essere più potente, efficiente e leggera, e che rappresenterà inoltre un impareggiabile banco di prova per lo sviluppo della tecnologia applicata ai veicoli stradali e al futuro della mobilità sostenibile.

 

 

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