In 30 giorni su 38, la domanda di elettricità in California è stata soddisfatta da fonti rinnovabili. In passato, raggiunto il record per brevi istanti.
Petrolio, la Francia: moratoria sulle trivellazioni nel Mediterraneo
Il ministro dell’Ambiente Ségolène Royal ha annunciato una moratoria sulla ricerca di petrolio in mare: “Rischiamo conseguenze drammatiche”.
Il ministro dell’Ambiente e dell’Energia della Francia, Ségolène Royal, ha annunciato l’introduzione di una moratoria “immediata” sui permessi per le trivellazioni alla ricerca di idrocarburi nel Mediterraneo. Ciò in ragione dei rischi ambientali elevatissimi che esse comportano.
Mentre l’Italia si appresta a votare, nel referendum che si tiene il 17 aprile, proprio sulla questione delle trivellazioni offshore, dunque, a Parigi si prende una decisione storica, imponendo uno stop dettato da un lato dalla necessità di tutelare l’ambiente, dall’altro dalla volontà di adottare una transizione ecologica verso altre fonti di energia.
Lo stop alle trivellazioni fino a 200 miglia dalla costa
Tenuto conto, ha spiegato il ministro francese, “delle conseguenze drammatiche che potrebbero verificarsi in caso di incidente”, nonché del fatto che un eventuale disastro sarebbe potenzialmente in grado di colpire “il Mediterraneo nel suo insieme”, si è ritenuto di applicare la moratoria. Essa riguarderà, ha specificato la responsabile ambientale del governo di Manuel Valls, “sia le acque territoriali della Francia (ovvero quelle che si trovano nelle prime dodici miglia nautiche dalla costa, ndr), sia quelle considerate zona economica esclusiva (ovvero fino a ben 200 miglia dal litorale, ndr)”.
Non solo: Royal ha anche spiegato che domanderà “l’estensione di tale moratoria a tutto il Mediterraneo, nel quadro della Convenzione di Barcellona per la protezione del bacino e del litorale”. L’annuncio da parte del ministro di Parigi è arrivato nel pomeriggio di ieri, venerdì 8 aprile, mentre era in corso la seconda Conferenza nazionale sulla transizione ecologica del mare e dell’oceano, alla quale hanno partecipato anche numerosi istituti di ricerca e Ong.
Petrolio incompatibile con la transizione energetica
Ma la posizione della Francia appare piuttosto chiara da tempo: nello scorso gennaio la stessa Royal aveva dichiarato, nel corso di un dibattito parlamentare, che qualsiasi nuova domanda di trivellazioni alla ricerca di petrolio sarebbe stata rifiutata. Lo sfruttamento degli idrocarburi, aveva spiegato il ministro, risulta infatti in conflitto con le disposizioni contenute nella legge sulla transizione energetica, promulgata in Francia nell’agosto del 2015, che prevede una diminuzione del consumo di energie fossili.
Immagine di apertura ©Albatross via Getty Images
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
La giunta di Vito Bardi proroga la concessione a Total fino al 2028. Ma il documento della Regione Basilicata prevede la possibilità di estrarre petrolio fino al 2068.
Gli abitanti di Kobe, in Giappone, si ribellano contro l’espansione di una centrale a carbone, finanziata dalle maggiori banche nazionali.
L’eclissi negli Usa ha ridotto l’offerta di energia rinnovabile, sostituita dai combustibili fossili. Ma una delle soluzioni sta proprio nell’accumulo.
Un settimanale bulgaro rivela che TotalEnergies ha rinunciato alle esplorazioni nel giacimento di gas e petrolio di Khan Asparuh, nel Mar Nero.
Il rendimento dei pannelli fotovoltaici è un indicatore cruciale per valutare l’efficienza energetica di un impianto solare. Ecco alcuni consigli pratici.
Approvato il ritiro degli stati membri dal Trattato sulla carta dell’energia, giudicato troppo protettivo verso le imprese che investono nei fossili.
Il progetto, in collaborazione con Bluenergy Group, spinge la squadra di calcio dell’Udinese verso l’azzeramento delle emissioni.
Trino Vercellese è stato l’unico comune ad autocandidarsi per ospitare il Deposito dei rifiuti radioattivi. In seguito alle proteste, si è ritirato.