I fumi degli incendi negli Stati Uniti sono arrivati in Europa

Il servizio di monitoraggio climatico Copernicus ha rivelato che l’inquinamento prodotto dagli incendi negli Stati Uniti ha raggiunto l’Europa.

Decine, se non centinaia di volte più intensi rispetto alla media degli ultimi 15 anni, i fumi provocati dai giganteschi incendi che stanno devastando gli Stati Uniti occidentali sono arrivati perfino in Europa. Ad annunciarlo sono gli scienziati del Copernicus atmosphere monitoring service (Cams) presso il Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine (Ecmwf).

Portata ed estensione record degli incendi

Grazie alle osservazioni satellitari, “abbiamo monitorato l’ampiezza degli incendi e l’inquinamento che ne deriva e che viene trasportato in altre parti degli Stati Uniti e al di fuori di essi”, ha spiegato Mark Parrington, senior scientist ed esperto di incendi presso il Cams.

Incendi in California
Il cielo rosso per gli incendi a San Francisco © Philip Pacheco/Getty Images

Lo scienziato ha aggiunto che «la portata e l’entità di questi incendi risultano ad un livello molto più alto rispetto a quelli registrati nei passati 18 anni secondo i nostri dati raccolti dal 2003. Un buon indicatore della densità del fumo è la profondità ottica dell’aerosol. Negli Stati Uniti occidentali, abbiamo notato che i livelli di profondità hanno raggiunto valori molto alti, di sette o più, che sono stati confermati da misurazioni indipendenti al suolo”.

Livelli di “profondità ottica dell’aerosol” alle stelle

Per comprendere l’entità di tale misurazione, Parrington precisa che “un livello pari a uno indicherebbe già molti aerosol nell’atmosfera”. In questo senso, “il monitoraggio delle condizioni atmosferiche effettuato dal Cams è vitale poiché fornisce ai responsabili delle decisioni e ad altri individui le informazioni necessarie per fare scelte consapevoli riguardo alla propria salute e alla salute degli altri”.

I dati precisano anche che quest’anno l’attività degli incendi risulta “senza precedenti”. Quelli che si sono verificati negli stati federali della California e dell’Oregon hanno già provocato la dispersione nell’atmosfera di emissioni di CO2 a livelli record da quando le misurazioni sugli incendi vengono effettuate con regolarità. Il Cams parla infatti di 21,7 milioni di tonnellate in California e 7,3 milioni nell’Oregon.

I fumi hanno percorso migliaia di chilometri sorvolando l’Atlantico

E le scie di tali fumi, trasportate nell’atmosfera, hanno percorso migliaia di chilometri, arrivando a toccare perfino l’Europa settentrionale. Ciò è accaduto la scorsa settimana, e una nuova ondata dovrebbe arrivare nei prossimi giorni. “Il fatto che questi incendi – ha concluso Parrington – emettano talmente tanti agenti inquinanti da far arrivare un fumo denso anche a 8mila chilometri di distanza mostra a che punto essi siano devastanti, in termini di ampiezza così come di durata”.

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