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In occasione della Giornata nazionale del mare, il Seabin di LifeGate PlasticLess vince il premio Costa Smeralda perché contribuisce “alla conservazione dell’ambiente marino per le generazioni future”.
Il mare è il più grande scrigno di biodiversità “ed il più grande museo archeologico, pieno di oggetti preziosi, tesori d’arte, statue e capolavori. Ma è anche un grande regolatore del clima, una gigantesca pentola che si sta pericolosamente riscaldando”. Sono le parole di Piero Angela, divulgatore scientifico. Effettivamente, i mari ospitano il 94 per cento delle specie esistenti sulla Terra e stanno salvando la nostra, di specie, assorbendo più del 90 per cento del calore in eccesso sul pianeta: un sacrificio che li sta uccidendo lentamente. Per questo dobbiamo, da un lato, celebrarli, e dall’altro lottare per la loro salvaguardia proteggendoli da minacce come la plastica.
È con questi obiettivi che nel 2018, con l’entrata in vigore del nuovo Codice della nautica, la Repubblica italiana ha istituito la Giornata nazionale del mare che si celebra ogni anno l’11 aprile. Lo scopo è diffondere fra i giovani, attraverso attività e momenti di confronto organizzati in collaborazione con la Guardia costiera, il concetto di cittadinanza del mare “inteso come risorsa di grande valore culturale, scientifico, ricreativo ed economico”.
Il Porto turistico di Roma, situato sul litorale di Ostia, è stato scelto come luogo simbolo della Giornata del mare di quest’anno.
In occasione della Giornata sono stati annunciati i vincitori del premio Costa Smeralda, il cui tema è proprio il mare. Si tratta di “tre contributi che ci conducono dai porti alle baleniere atlantiche, fino al Mediterraneo profondo, capaci di informare, emozionare, mantenere viva la speranza”, ha spiegato la giuria.
Nella sezione “innovazione blu”, rivolta a progetti, prodotti, servizi e brevetti “capaci di apportare benefici significativi alla conservazione dell’ambiente marino per le generazioni future”, si è contraddistinto il Seabin di LifeGate PlasticLess®, il cestino da posizionare direttamente in acqua che raccoglie 1,5 chilogrammi di rifiuti galleggianti al giorno, comprese le microplastiche. Al momento ci sono 13 dispositivi in Italia, ma l’obiettivo è installarli nel maggior numero possibile di porti europei.
“Siamo onorati di ricevere il premio Costa Smeralda”, ha dichiarato Simona Roveda, direttore editoriale e comunicazione di LifeGate. “Oggi, purtroppo, ci sono già 150 milioni di tonnellate di plastica nei mari del mondo: è arrivato il momento di agire. Il futuro dipende dal presente”.
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Nella narrativa, tra le varie opere in cui il mare risulta protagonista si è distinta Le acque del nord di Ian McGuire. In questo racconto, dove la brutalità dell’oceano s’intreccia a quella dell’essere umano, il lettore viene catapultato fra le gelide acque della baia di Baffin, tra il Canada e la Groenlandia, a bordo di una nave il cui equipaggio è composto da personaggi violenti, dall’oscuro passato.
Nella saggistica, fra i volumi che trattano il mare in almeno uno dei suoi molteplici aspetti – ambientale, scientifico, professionale, normativo, antropologico – ha vinto Destino Mediterraneo di Mimmo Nunnari, un appassionato elogio del bacino “che si porta dietro la storia di tre continenti e di tre insiemi di civiltà; un patrimonio culturale che, in un futuro pieno d’incognite, rappresenta l’eredità che ci può salvare”.
La cerimonia di consegna del premio avverrà sabato 27 aprile nella splendida cornice di Porto Cervo, principale centro della Costa Smeralda. Un luogo che rappresenta l’esempio perfetto del connubio fra l’incanto delle nostre località marine e l’antropizzazione che rischia di spezzarlo. Mantenere intatta la magia del mare è possibile, basta rispettare la natura e i suoi tempi: un po’ come Cenerentola, che non ha sforato la mezzanotte. Sappiamo bene che alla fine vissero tutti felici e contenti.
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