
Nel 2009 costruire un parco fotovoltaico costava il 223 per cento in più rispetto alla costruzione di una centrale a carbone. Ora è il contrario.
Il gigante di Mountain View ha annunciato che dal 2017 l’intera società, data center e uffici compresi, utilizzerà solo energia rinnovabile. “Ed è solo l’inizio”.
Ogni ricerca, ogni click, ogni immagine caricata tramite Google, dal 2017, avrà un impatto minore. Perché dal prossimo anno il colosso di internet utilizzerà esclusivamente energia proveniente da fonti rinnovabili per tutte le operazioni.
So proud Google will reach 100% renewable energy in 2017, minimizing environmental impact + supporting clean energy https://t.co/SiLusbFMct
— sundarpichai (@sundarpichai) 6 dicembre 2016
L’annuncio campeggia sul blog ufficiale di Google, dove Urs Hölzle, senior vice president technical infrastracture, scrive: “Sono entusiasta di annunciare che nel 2017 il 100% dell’energia utilizzata da Google per le sue operazioni a livello mondiale verrà da fonti rinnovabili, inclusi i data center e gli uffici”.
Ogni video caricato su Youtube, ogni ricerca effettuata, necessità di potenza di calcolo. Di conseguenza ha bisogno di energia elettrica. “Oggi – continua Hölzle – siamo il più grande acquirente di energia rinnovabile al mondo, con 2,6 gigawatt tra energia eolica e solare”. Interessante il paragone, perchè si tratta di “più del doppio rispetto ai 1.21 gigawatt che ci sono voluti per inviare Marty McFly nel futuro”.
Sul piatto Google ha messo 3,5 miliardi di dollari di investimenti su circa 20 nuovi progetti di impianti sparsi nel mondo, dal Cile alla Svezia. Gli altri due terzi finiranno negli Stati Uniti. “Nel corso degli ultimi sei anni, il costo dell’energia eolica e di quella solare sono scesi rispettivamente del 60 e dell’80 per cento, dimostrando che le rinnovabili stanno diventando sempre più un’opzione a basso costo”.
Ciò non significa che l’intero gruppo funzionerà esclusivamente con energia solare o eolica, ma che tutte le operazioni interne saranno alimentate con energia rinnovabile. Se si tiene conto che, secondo alcune fonti, il totale dei data center nel 2015 ha consumato il 3 per cento dell’intera fornitura di energia elettrica nel mondo (circa 416 T Wh), è evidente come l’incremento della richiesta e di investimenti da parte di grandi gruppi dell’IT come Facebook, Apple, Microsoft e appunto Google, sia determinante per lo sviluppo delle nuove tecnologie e la riduzione dell’impatto di tutta la rete.
“La scienza ci dice che la lotta contro il cambiamento climatico è una priorità globale urgente”, conclude Hölzle. “Crediamo che il settore privato, in collaborazione con i leader politici, debbano prendere misure audaci, in modo da portare crescita e opportunità”.
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