Il Consiglio Ue Ambiente stabilisce la riduzione del 90 per cento rispetto al 1990: un compromesso che almeno porta l’Europa unita alla Cop30.
In apparenza, sembrano tutti d’accordo – Stati Uniti, Unione europea, Cina e Giappone – per abbassare le tariffe e altre barriere che limitano il commercio dei prodotti green. Alla fine del forum di Davos è stata infatti annunciata l’iniziativa che mira a sbloccare uno stallo all’interno dell’Organizzazione mondiale del commercio. Lo scopo è quello
In apparenza, sembrano tutti d’accordo – Stati Uniti, Unione europea, Cina e Giappone – per abbassare le tariffe e altre barriere che limitano il commercio dei prodotti green. Alla fine del forum di Davos è stata infatti annunciata l’iniziativa che mira a sbloccare uno stallo all’interno dell’Organizzazione mondiale del commercio.
Lo scopo è quello di abbassare fino a un massimo del 5 per cento entro il 2015 le tariffe su 54 classi di prodotti, tra cui i pannelli solari e le turbine eoliche. Il fatto che anche Pechino abbia deciso di unirsi all’annuncio è significativo, visto che la Cina è il secondo esportatore e importatore mondiale di prodotti e servizi green dopo l’Unione europea e anche alla luce del fatto che Washington e Bruxelles avevano in passato accusato Pechino di dumping.
Ma negli stessi giorni in cui era annunciato il rilancio delle trattative, altri fatti andavano nella direzione opposta. Il dipartimento del Commercio americano ha aperto un’inchiesta contro la Cina per dumping e dazi industriali. Come risposta Pechino ha rafforzato i dazi sui prodotti in polisilicone provenienti da Stai Uniti e Corea del Sud.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
![]()
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Il Consiglio Ue Ambiente stabilisce la riduzione del 90 per cento rispetto al 1990: un compromesso che almeno porta l’Europa unita alla Cop30.
A Ecomondo 2025, Ecopneus racconta come i nuovi criteri ambientali per le strade possano rendere le infrastrutture più sicure, durature e circolari.
A Ecomondo 2025 Icea racconta la sua idea di sostenibilità integrata: connettere filiere, processi e certificazioni per un futuro circolare.
Un contesto geopolitico avverso e una finestra sempre più ridotta per agire: la Cop30 di Belém al via tra timori e speranze.
Aisec a Ecomondo 2025: la rete che unisce imprese, istituzioni e ricerca per trasformare la cultura dell’economia circolare in azione concreta.
Aquageo presenta a Ecomondo 2025 Blue pathway, il modello che unisce tecnologia e consapevolezza per proteggere mari e coste dall’inquinamento.
La nostra selezione periodica di marchi responsabili nei confronti dell’ambiente e dei lavoratori.
Innovazione, collaborazione e flessibilità. Questi i punti su cui Interzero si basa per aiutare le altre imprese a inquinare meno.
Il capoluogo umbro obbligherà le aziende che vogliono ottenere lavori a garantire condizioni contrattuali dignitose: i famosi 9 euro lordi l’ora.