La startup italiana Ener2Crowd sta trasformando la climate remediation in una opportunità per molti attraverso una piattaforma di crowdinvesting.
Anche l’aria di casa è inquinata, ma c’è una soluzione
L’inquinamento non riguarda solo l’esterno ma anche gli ambienti interni carichi di CO2, voc, radon. Per purificare l’aria e effettuare un corretto ricambio si può ricorrere ai sistemi di ventilazione meccanica controllata.
Quando si parla di inquinamento dell’aria si pensa principalmente a quello che riguarda le nostre città, alle emissioni prodotte dalle auto, dagli impianti di riscaldamento, dagli impianti industriali. Non ci si immagina invece che anche negli ambienti dove viviamo e lavoriamo ci sono molteplici sorgenti inquinanti e che, considerato che trascorriamo il 90 per cento della nostra giornata principalmente in casa o in ufficio, è necessario difendersi anche dall’inquinamento indoor.
Cosa c’è nell’aria di casa e i rischi per la salute
Negli ambienti domestici e di lavoro ci sono numerosi inquinanti: l’umidità in eccesso consente il proliferare di muffe e acari che provocano allergie; l’anidride carbonica, prodotta ad esempio quando si cucina, è responsabile della cosiddetta aria viziata e di mal di testa; poi c’è il radon che penetra negli edifici attraverso il terreno e che a lungo termine può essere responsabile di tumori polmonari; ancora, i VOC, composti organici volatili tra cui la formaldeide, ampiamente utilizzata nella fabbricazione di mobili e arredi e nella produzione di numerosi materiali per l’edilizia che può provocare irritazione alle vie respiratorie, affaticamento, eritema cutaneo e che, secondo numerosi studi, è anche una sostanza cancerogena.
Vmc: una soluzione all’inquinamento indoor
Come difendersi allora? Per diminuire l’inquinamento indoor può essere utile aprire spesso le finestre, ma questo gesto non permette di monitorare esattamente l’effettivo ricambio d’aria e causa una dispersione di calore o frescura. Un purificatore o delle piante? Non bastano perché ripuliscono l’aria, ma non effettuano il ricambio. Una soluzione è costituita dai sistemi di ventilazione meccanica controllata: ci spiega meglio il loro funzionamento Matteo Grisi, direttore Marketing di Helty, azienda che si occupa di soluzioni Vmc Made in Italy. “Le fonti dell’inquinamento indoor sono spesso inimmaginabili: i vestiti ritirati dalla tintoria o un profumatore per esempio. In certi casi si sono registrati livelli d’inquinamento indoor 20 volte superiori all’ambiente esterno. Un ricambio e una pulizia d’aria diventano quindi fondamentali. Le macchine Vmc consentono il ricircolo che si avrebbe con la finestra aperta perché estraggono l’aria viziata e in più svolgono la funzione di purificatori perché l’aria in entrata viene filtrata”.
Helty: Vmc contro la dispersione energetica
“Noi di Helty non siamo gli inventori di questo sistema, ma con le nostre soluzioni lo abbiamo reso più pratico e intelligente. Il sistema Helty è in grado di arrestare fino al 90 per cento delle polveri sei volte più sottili delle PM2,5, purificando l’aria indoor da pollini, agenti inquinanti, batteri e VOC. Il continuo ricambio d’aria, inoltre, permette di evacuare il gas radon in eccesso – il radon non può essere filtrato ma solo espulso – migliorando la salubrità degli ambienti. Dunque le nostre macchine espellono l’aria viziata, immettono l’aria filtrata e in più consentono un bilancio energetico positivo perché, come certificato da TUV, permettono di recuperare il 91 per cento del calore dell’aria in uscita, evitando la dispersione energetica e garantendo un significativo risparmio sui costi di riscaldamento e, d’estate, di raffrescamento”.
Una pratica installazione e il controllo via app
Helty è di facile installazione: per le macchine a parete bastano due fori da 8 cm e l’allacciamento alla corrente, mentre quelle a scomparsa, proposte in caso di ristrutturazione o riqualificazione, vengono nascoste a incasso nella muratura della parete. Le macchine inoltre si possono installare in modo decentralizzato in ogni stanza della casa: “Il nostro consiglio è quello di partire dalla camera dei bambini e in generale dalle camere da letto poi, se c’è la possibilità, di estendere il sistema anche alle altre stanze della casa. Con un costo di 5 euro all’anno la macchina è sempre in funzione e la stanza sempre arieggiata e al riparo da problemi di umidità e di inquinanti”. Una condizione che, nelle macchine top di gamma, si può monitorare in tempo reale attraverso dei sensori e un sistema di led che indicano con diversi colori la qualità dell’aria indoor oppure attraverso il controllo smart via App.
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