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Il testo ha lo scopo di inserire nell’agenda politica misure concrete per la decarbonizzazione e il passaggio all’utilizzo di fonti di energia rinnovabili e pulite come l’idrogeno per le auto.
Una proposta di legge di iniziativa popolare sulla transizione energetica per l’Italia: è stata presentata lo scorso gennaio durante un convegno nella sala Isma del Senato organizzato dalla Fondazione H2U The Hydrogen University e da Maurizio Buccarella, vice presidente del Gruppo misto del Senato, con il patrocinio dell’Anci (Associazione nazionale comune italiani). Il testo punta ad allineare l’Italia agli altri Paesi che hanno scommesso nella transizione dai combustibili fossili verso l’energia rinnovabile e pulita, puntando in particolare sull‘idrogeno.
Per Nicola Conenna, presidente della Fondazione H2U The Hydrogen University, l’idrogeno è davvero l’energia del futuro. I suoi vantaggi? Come viene descritto nella proposta, l‘idrogeno è prodotto esclusivamente da fonti rinnovabili, è totalmente pulito e privo di emissioni climalteranti. Inoltre si può stoccare, conservare a lungo, trasportare per lunghe distanze e in quantità. Negli ultimi anni la tecnologia fuel cell ha fatto passi da gigante e nei prossimi, secondo le previsioni, diventerà competitiva anche dal punto di vista dei costi. Le celle a combustibile sono leggere (pesano sui 10-15 chili) e un pieno di idrogeno da 100-150 litri e 5-8 chili di peso si può fare in tre minuti e consente di percorrere 600-800 chilometri.
L’Hydrogen Council, che riunisce oltre 50 imprese dalle case automobilistiche ai fornitori di energia, prevede più di 10 milioni di auto a idrogeno entro il 2030, una presenza che si traduce nell’abbattimento del 20 per cento delle emissioni di CO2. Tra i paesi che più stanno puntando su questa forma di energia c’è indubbiamente il Giappone con Toyota che nel 2020 sarà in grado di produrre 30mila auto a idrogeno l’anno, la Corea. In Europa attualmente circolano 3mila vetture a idrogeno con 150 distributori, uno solo dei quali si trova in Italia, a Bolzano.
La proposta di legge dunque punta proprio a inserire nell’agenda politica strategie e investimenti per la tutela dell’ambiente, la decarbonizzazione (attraverso ad esempio una carbon tax con cui finanziare la transizione energetica o il divieto di immatricolare auto con motori a combustione interna dal 2025), lo sviluppo delle infrastrutture per l’idrogeno con un Piano nazionale idrogeno che prevede un finanziamento di 100 milioni di euro per i primi tre anni, la creazione di nuove opportunità di lavoro collegate alla transizione energetica e alla green economy in generale.
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