
Nella notte tra domenica e lunedì si è aperto un terzo focolaio, tra Torre del Greco e Pompei. Il parco del Vesuvio continua a bruciare.
Le temperature da record in Europa stanno scatenando incendi devastanti. In Spagna a rischio 20mila ettari di terreno ed evacuate 53 persone. Fiamme anche in Puglia, nella riserva naturale di Torre Guaceto: bruciata metà della Macchia San Giovanni.
L’Europa soffoca nella morsa del caldo, con temperature oltre i 40 gradi dai Sud Italia al nord della Spagna, passando per la Francia meridionale, e si registrano anche i primi incendi della stagione estiva. Il più drammatico è quello che sta colpendo la Catalogna: divampato mercoledì nei pressi della cittadina costiera di Tarragona, secondo le autorità si tratta dell’incendio più vasto occorso negli ultimi 20 anni nella regione nordorientale della Spagna. La zona colpita dalle fiamme al momento è di 5.500 ettari, ma visto che le fiamme non sono ancora sotto controllo il ministro degli Interni regionale, Miquel Buch, teme che in totale possano essere in pericolo circa 20 mila ettari. Il fuoco ha costretto finora all’evacuazione forzata di 53 residenti e oggi anche l’esercito si è unito ai pompieri con 120 uomini.
El flanc dret de l’incendi de Ribera d’Ebre continua fora de control https://t.co/AfHkntTajI
— El Periódico (@elperiodico_cat) 28 giugno 2019
A preoccupare le autorità sono le condizioni climatiche, con temperature sopra i 40 gradi e pochissima umidità, che non aiutano il lavoro dei pompieri: “Abbiamo lavorato per tutta la notte e stiamo continuando per evitare che le proporzioni dell’incendio aumentino – ha assicurato al Pais David Borrell, ispettore dei vigili del fuoco della Generalitat, l’autorità locale catalana – Finora l’ottanta per cento del perimetro interessato dalle fiamme è sotto controllo”. Rimangono però almeno una ventina di altri focolai sparsi non ancora domati. Le autorità hanno aperto un’inchiesta per determinare le cause dell’incendio: l’ipotesi principale al momento è che le fiamme siano divampate da un deposito di concime animale immagazzinato in modo improprio.
#26giugno 17:00, #incendio di vegetazione a Torre Guaceto (BR): fiamme spente, in corso le operazioni di bonifica dell’area da parte dei #vigilidelfuoco pic.twitter.com/DaTmFuQ0qC
— Vigili del Fuoco (@emergenzavvf) 26 giugno 2019
Ma anche il Sud Italia brucia: un incendio divampato sempre mercoledì nella riserva naturale di Torre Guaceto, nel Brindisino, ha distrutto circa la metà della Macchia San Giovanni, come viene anche chiamata la riserva. Le forti raffiche di vento hanno impedito ai vigili del fuoco di mettere in sicurezza la zona prima che venissero intaccate le aree più sensibili e le lingue di fuoco si sono estese verso sud, divorando prima un canneto e poi attaccando la macchia mediterranea. In tutto sono andati distrutti tre ettari di area naturale, la metà circa dell’intera Macchia San Giovanni.
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