
Lo ha fatto sapere la Provincia di Trento che ha agggiuno che “da un primo esame esterno della carcassa dell’orsa F36 non è stato possibile avanzare ipotesi sulla causa della morte”.
A fuoco la Tecniplex-Gallazzi, ditta di Gallarate che produce pvc. L’Arpa al lavoro per valutare la presenza di inquinanti in atmosfera.
Un incendio in un’azienda di materia plastiche nella città di Gallarate, in Lombardia, ha prodotto una colonna di fumo alta diversi metri e visibile da decine di chilometri di distanza. Le fiamme sono divampate sabato 21 marzo, verso le 13, ma i vigili del fuoco sono riusciti a domarle solo verso sera. All’appello di rimanere a casa a causa della diffusione del coronavirus, quindi, si è aggiunto anche quello di chiudere le finestre, come disposto attraverso un appello su Facebook dal sindaco di Gallarate, Andrea Cassani.
Le fiamme sono partite da un reparto produttivo dell’azienda Tecniplex-Gallazzi, che produce pvc nel quartiere Cedrate, al confine con il comune di Cassano Magnago, probabilmente durante interventi di manutenzione sugli impianti, con conseguente fuoriuscita di olio che ha preso fuoco coinvolgendo anche del materiale plastico. Nella fabbrica erano presenti alcuni operai che sono riusciti a mettersi in salvo.
Sono stati loro a chiamare per primi i vigili del fuoco i quali, una volta giunti sul posto, grazie all’uso di telecamere termiche, hanno rilevato temperature particolarmente elevate nella struttura. I mezzi arrivati da Varese e da tutti i distaccamenti della provincia hanno lanciato acqua e schiuma sul fronte del fuoco partito nel primo pomeriggio del sabato e domato verso sera, evitando che le fiamme coinvolgessero di altri 16mila litri di olio stoccato.
#21Marzo 18:30, spento dai #vigilidelfuoco l’#incendio di materie plastiche in un capannone a Gallarate (VA): in corso la bonifica del sito anche con l’uso di termocamera pic.twitter.com/RVqsdYXpEr
— Vigili del Fuoco (@emergenzavvf) March 21, 2020
Secondo l’agenzia regionale per la protezione ambientale (Arpa) Lombardia non ci sono elementi di particolare criticità in merito alle emissioni nell’atmosfera. Come di consueto, l’agenzia monitorerà l’area anche nelle prossime ore per valutare l’eventuale dispersione di inquinanti. “La combustione di polivinilcloruro produce diossina ed è fondamentale che Arpa compia nelle prossime ore prelievi sul suolo e sui biondicatori. Consiglio vivamente ai cittadini di non raccogliere verdure dai campi nelle vicinanze dell’incendio di oggi”, ha fatto sapere il consigliere regionale Roberto Cenci, professore di ecologia all’università degli studi di Milano.
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