L’intelligenza artificiale può rendere i voli meno inquinanti, ma le scie chimiche non c’entrano

Google ha creato un progetto per usare l’intelligenza artificiale al fine di trovare rotte più sostenibili e limitare le scie di condensazione degli aerei.

  • Il colosso del web sta collaborando con American Airlines e con il fondo di investimento sul clima di Bill Gates, Breakthrough Energy, per sviluppare rotte di volo maggiormente sostenibili.
  • Il progetto si concentra sulle scie di condensazione, ovvero i residui rilasciati dagli aerei nel cielo che possono avere un effetto inquinante.
  • Nonostante alcuni titoli di giornale abbiano fatto riferimento alle scie chimiche, il progetto di Google riguarda le normali scie di condensazione create dalla maggior parte dei velivoli.

Le scie di condensazione prodotte dagli aerei sono un’immagine familiare nel cielo sopra le nostre teste, ma rappresentano un problema che peggiora i cambiamenti climatici. Quei filamenti bianchi che si mischiano alle nuvole nell’atmosfera sono dannose per il Pianeta perché intrappolano il calore e costituiscono circa il 35% dell’impatto dell’aviazione sul riscaldamento globale. Utilizzando le immagini satellitari e l’intelligenza artificiale, Google ha sviluppato un modello per prevedere dove è più probabile che si formino e, proponendo ai piloti rotte diverse, sta provando a ridurre i danni al clima causati dai voli aerei.

Cosa sono le scie degli aerei

Le cosiddette scie di condensazione si formano quando la fuliggine e altri detriti dei motori degli aerei che bruciano kerosene si aggregano a particelle d’acqua nell’aria umida nell’atmosfera, permettendo la formazione di ghiaccio. Queste particelle assorbono e intrappolano la radiazione solare, contribuendo così al riscaldamento globale. Il settore dell’aviazione è responsabile di circa il 2,5% delle emissioni globali di CO₂, ma la percentuale sale al 3,5% se si considerano anche gli inquinanti diversi dal biossido di carbonio. Mentre altri settori, come il trasporto su strada, contribuiscono maggiormente ai cambiamenti climatici, la ricerca sull’aviazione è particolarmente urgente perché non esiste una tecnologia per decarbonizzare i viaggi aerei a lungo raggio. Il primo motore a idrogeno per aerei è in fase di test, mentre la mobilità elettrica per i velivoli appare ancora distante dalla realizzazione.

Google, che fa parte della holding statunitense Alphabet, ha dichiarato che i suoi ricercatori hanno collaborato con la compagnia aerea American Airlines per cercare di identificare le rotte che non avrebbero causato le scie di condensazione. Gli studiosi hanno combinato un modello creato da Breakthrough Energy, un’azienda hi-tech per la sostenibilità creata dal cofondatore di Microsoft Bill Gates, con dati quali immagini satellitari, meteo e informazioni sulle rotte di volo. Questo ha permesso all’azienda di sviluppare, tramite l’intelligenza artificiale in grado di analizzare un’enorme mole di dati in poco tempo, mappe di previsione delle scie. Tuttavia, l’esperimento ha rilevato che i voli dovevano bruciare il 2% in più di carburante per evitare di formare le scie affidandosi a tragitti diversi e spesso più lunghi. Google afferma che l’aumento totale del consumo di carburante su tutti i voli di una compagnia aerea potrebbe essere limitato allo 0,3%, poiché la maggior parte delle scie è causata da una piccola percentuale di voli. Anche i produttori di aeromobili come Airbus e Boeing stanno studiando modi per ridurre le scie evitando le aree che le causano, ma l’allungamento delle rotte e il maggior consumo di carburante dimostrano che la novità è ancora da perfezionare.

Non chiamatele scie chimiche

Un gruppo di piloti di American Airlines ha effettuato 70 voli di prova nell’arco di sei mesi utilizzando le previsioni basate sull’intelligenza artificiale di Google per evitare le altitudini che potrebbero creare le scie. “Dopo questi voli di test, abbiamo analizzato le immagini satellitari e abbiamo scoperto che i piloti sono stati in grado di ridurre le scie di condensazione del 54%”, si legge nel comunicato stampa; inoltre, la ricerca è “la prima prova che i voli commerciali possono evitare in modo verificabile le scie e quindi ridurre il loro impatto sul clima“.

Proprio il comunicato stampa di Google è stato male interpretato da alcune testate giornalistiche. Nei titoli, le scie di condensazione sono diventate scie chimiche, ovvero il nome con cui è conosciuta una teoria del complotto secondo la quale le scie degli aerei sono usate per rilasciare agenti chimici o biologici sulla Terra. Questi elementi, spruzzati in volo per mezzo di ipotetiche apparecchiature montate sui velivoli, sarebbero utilizzati da governi per diverse finalità, addirittura per far ammalare la popolazione. La teoria delle scie chimiche non è mai stata dimostrata, anche se esiste un’attività nota come inseminazione delle nuvole che è usata da alcune nazioni per ottenere precipitazioni artificiali. L’esperimento di Google si è concentrato sulle normali scie di condensazione degli aerei con risultati promettenti; la tecnologia potrebbe aiutare nel lungo termine, ma i cambiamenti climatici sono un problema attuale che richiede una trasformazione radicale dei nostri sistemi produttivi e di consumo, incluso l’uso degli aeroplani.

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