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Da 5,1 miliardi di dollari nel 2013 a 8,2 nel 2015. A rivelarlo il rapporto “Forest Trends Ecosystem Marketplace”, redatto dall’omonima organizzazione no profit. Un aumento del 62 per cento degli investimenti verdi in settori dedicati alla produzione sostenibile di cibo e fibre, nella protezione delle acque e degli habitat. “I risultati di questo rapporto
Da 5,1 miliardi di dollari nel 2013 a 8,2 nel 2015. A rivelarlo il rapporto “Forest Trends Ecosystem Marketplace”, redatto dall’omonima organizzazione no profit. Un aumento del 62 per cento degli investimenti verdi in settori dedicati alla produzione sostenibile di cibo e fibre, nella protezione delle acque e degli habitat.
“I risultati di questo rapporto parlano di un crescente riconoscimento dei nostri boschi, delle nostre aree umide, delle barriere coralline e di altri paesaggi naturali, come investimenti intelligenti – una nozione che sarebbe stata impensabile per la maggior parte degli investitori tradizionali solo cinque anni fa”, ha detto Michael Jenkins, presidente e fondatore di Forest Trends.
Il rapporto dimostra come, in particolare negli ultimi due anni, sia crescente la fiducia in ritorni stabili da parte di investimenti orientati alla conservazione, cosa impensabile fino a qualche decina di anni fa. Ma c’è ancora margine di miglioramento: banche, gestori di fondi e altre attività simili trovano in settori quali la silvicoltura sostenibile, l’agricoltura, la pesca, un portafoglio valido in grado di rispondere alla domanda degli investitori. “Solo negli ultimi due anni presi in oggetto dalla presente relazione, abbiamo visto un salto enorme della domanda per questi tipi di ‘beni reali’”, ha dichiarato Jenkins. “La domanda è in crescita in tutto il mondo”.
La relazione mostra inoltre come una notevole quantità di investimenti si stia muovendo verso le economie emergenti: solo in America Latina e in particolare nella silvicoltura sostenibile gli investimenti sostenibili sono quadruplicati, superando quota 500 milioni di dollari, tra il 2009 e il 2015. “Questo rapporto dimostra che quando gli investitori traggono ritorni finanziari consistenti e benefici misurabili per le persone e la natura, più capitale fluisce vero la conservazione”, ha detto Marc Diaz, amministratore delegato di NatureVest. “Questo aumento della domanda, insieme con la chiara necessità di un’azione di conservazione dimostrato dalla ricerca scientifica, rafforza l’importanza per l’industria di sviluppare opportunità scalabili e coerenti per investire nella natura”.
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