Guerre, disuguaglianze e crisi climatica rallentano la corsa agli obiettivi di sviluppo sostenibile: solo il 19 per cento raggiungibili entro 5 anni.
Le immagini che arrivano da Kiev, in Ucraina, sono di guerra. La tregua con l’opposizione annunciata ieri dal presidente Viktor Yanukovich è stata rigettata nei fatti dai manifestanti questa mattina. I combattimenti tra la polizia e gli ucraini che protestano contro il governo sembrano aver causato decine di vittime. 75 secondo i dati del ministero
Le immagini che arrivano da Kiev, in Ucraina, sono di guerra. La tregua con l’opposizione annunciata ieri dal presidente Viktor Yanukovich è stata rigettata nei fatti dai manifestanti questa mattina. I combattimenti tra la polizia e gli ucraini che protestano contro il governo sembrano aver causato decine di vittime. 75 secondo i dati del ministero della Salute ucraino. I feriti sarebbero almeno 550.
A conferma che non si tratta più di scontri di piazza, ma di qualcosa di molto più grave arrivano anche le immagini (attenzione, violente) pubblicate su Youtube dal canale satellitare polacco Bieslat TV in cui si vedono alcuni manifestanti colpiti da cecchini.
I ministri degli Esteri di Germania, Francia e Polonia si sono incontrati oggi con i leader del governo e dell’opposizione ucraini. I paesi europei si sono incontrati a Bruxelles per discutere l’adozione di possibili sanzioni contro i responsabili delle violenze anche se non è chiaro ancora da parte e nei confronti di chi.
L’Ucraina è spaccata per questioni geopolitiche come descritto nell’articolo Perché gli ucraini protestano contro Yanukovich. Da una parte c’è la Russia che fa pressioni affinché il paese rimanga sotto la sua influenza, dall’altra c’è l’Unione europea che vorrebbe che gli ucraini fossero liberi di scegliere la loro politica economica.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
![]()
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Guerre, disuguaglianze e crisi climatica rallentano la corsa agli obiettivi di sviluppo sostenibile: solo il 19 per cento raggiungibili entro 5 anni.
Sono passati 10 anni da quando l’Onu ha fissato gli Obiettivi di sviluppo sostenibile, inizia il countdown: ASviS fa il punto della situazione.
Tra inflazione e tagli agli aiuti, i progressi per azzerare la fame nel mondo sono ancora troppo lenti. Lo testimonia il rapporto Sofi2025.
Il futuro dei nomadi dell’India, i Fakirani Jat e i Rabari, è incerto. Tra tensioni geopolitiche e un clima che cambia, il patrimonio antropologico delle popolazioni nomadi è a rischio.
Uno studio di Ipes-Food rivela fino a che punto la produzione di generi alimentari sia legata ancora ai combustibili fossili.
Descritto dai dati delle piattaforme Microsoft, il lavoro d’ufficio è un flusso incessante di mail, riunioni e notifiche che soffocano la concentrazione.
La pista da bob di Cortina, dopo mesi di polemiche, è stata effettivamente costruita. Il commissario di Governo Simico racconta come ha portato in porto il progetto.
Troppe generalizzazioni, troppo spazio a guerre e povertà, poco ad ambiente e cultura e alle voci vere: lo dice il rapporto di Amref e Osservatorio Pavia.
Nel 2024 spesi 2.718 miliardi di dollari in armi, in un clima crescente di tensione. E le guerre rischiano di trasformarsi in profezie che si avverano.