“Le imprese sanno come andare verso investimenti green, ma hanno bisogno di politiche chiare”, spiega Irene Priolo, presidente dell’Emilia-Romagna.
La ExxonMobil costretta a pagare per il disastro di Baton Rouge
La compagnia petrolifera ExxonMobil ha accettato di pagare una sanzione civile di 1,4 milioni dollari per una presunta violazione del Clean Water Act derivante da una fuoriuscita di petrolio greggio dall’oleodotto “North Line” avvenuta nel 2012 nell’area rurale conosciuta come Pointe Coupee Parish. Il Dipartimento di Giustizia americano e l’Epa (Agenzia di protezione dell’ambiente)
La compagnia petrolifera ExxonMobil ha accettato di pagare una sanzione civile di 1,4 milioni dollari per una presunta violazione del Clean Water Act derivante da una fuoriuscita di petrolio greggio dall’oleodotto “North Line” avvenuta nel 2012 nell’area rurale conosciuta come Pointe Coupee Parish.
Il Dipartimento di Giustizia americano e l’Epa (Agenzia di protezione dell’ambiente) hanno affermato che la società pagherà la sanzione per porre fine alla causa.
La denuncia federale sosteneva che ExxonMobil avesse riversato almeno 117.000 galloni di petrolio, pari a circa 2.800 barili, al momento della rottura dell’oleodotto il 28 aprile 2012, a circa 20 km a ovest di Baton Rouge, in Louisiana.
Foto: © Getty Images
Secondo il Dipartimento di Giustizia,”Lo sversamento ha contaminato il suolo circostante e inquinato i corsi d’acqua”. Il greggio perso ha infatti danneggiato la vegetazione acquatica e in tutta l’area si sono contati diversi decessi tra i pesci e la fauna selvatica.
L’Epa ha affermato che la sanzione è in aggiunta ai costi sostenuti ExxonMobil per chiudere la fuoriuscita di petrolio e sostituire le parti guaste della struttura.
[Foto di copertina: © www.npr.org]
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