![Leggera, semplice, compatta: cosa offre la nuova Dacia Spring, l’elettrica accessibile che ha conquistato l’Europa](https://cdn.lifegate.it/y3NZ_z_SwlfS-bRKc1RKRbUIIYw=/470x315/smart/https://www.lifegate.it/app/uploads/2024/07/daciaspringbeige-actioncetadipro.jpg, https://cdn.lifegate.it/aW38donedWm0TL4aVqdBwq3ZuFE=/940x630/smart/https://www.lifegate.it/app/uploads/2024/07/daciaspringbeige-actioncetadipro.jpg 2x)
Dacia Spring, l’elettrica “low cost” del gruppo Renault che ha conquistato l’Europa: semplice, leggera, compatta (e premiata per la sua efficienza).
Plastica al posto dell’asfalto: è l’idea di una società olandese per un nuovo tipo di strada, veloce da costruire, che richiede poca manutenzione e soprattutto eco sostenibile.
Costruita in materiale riciclato, la strada di plastica contribuirebbe a risolvere il problema dello smaltimento dei rifiuti e alla riduzione delle emissioni di anidride carbonica. La città di Rotterdam ha già detto sì.
Una strada di plastica dove possano tranquillamente scorrere le auto, su cui si possa camminare e anche pedalare. Non è l’elemento di un mondo immaginario, ma qualcosa che in futuro potrebbe diventare realtà. PlasticRoad è infatti l’idea di una società olandese, la Volkerwessels, per costruire vie di comunicazione utilizzando la plastica al posto dell’asfalto. Quali sono i vantaggi? Più di uno, primo fra tutti la sostenibilità ambientale.
Nella visione dei due ideatori, Anne Koudstaal e Simon Jorritsma, la strada si comporrebbe di elementi prefabbricati, leggeri e prodotti per il 100 per cento con plastica riciclata: questo diminuirebbe i tempi di costruzione e favorirebbe il riuso dei rifiuti plastici che costituiscono un grande problema per l’ambiente (otto miliardi di chili di plastica galleggiano negli oceani e il 55 per cento dei rifiuti plastici viene ancora incenerito). Non solo, se si considera che l’asfalto contribuisce, ogni anno, a immettere nell’aria 1.6 milioni di tonnellate di CO2, l’impatto ambientale sarebbe notevolmente ridotto. PlasticRoad, inoltre, avrebbe una durata di 50 anni (tre volte in più rispetto a una strada asfaltata) e necessiterebbe di pochissima manutenzione: l’intenzione è quella di costruirla in modo che sia quasi indistruttibile, impermeabile e ignifuga, in grado di sostenere temperature che vanno dai -40 ai +80 gradi. Il manto stradale di plastica verrebbe posizionato direttamente sulla sabbia e nell’intercapedine che separa il terreno dal manto stradale potrebbero passare cavi e tubi.
Le idee intorno a PlasticRoad sono tante: dalla possibilità di ridurre il suono, e anzi riutilizzare le vibrazioni per produrre energia, alla possibilità che, una volta smantellata, la strada di plastica sia ancora riciclabile. Sarebbe possibile prefabbricare anche la segnaletica e pensare di installare contemporaneamente anche altri sistemi innovativi come il riscaldamento stradale o i sensori di traffico o ancora l’illuminazione foto fluorescente al posto dei tradizionali lampioni. Kws Infra, la divisione di VolkerWessels che si occupa del progetto, è alla ricerca di partner che vogliano collaborare alla realizzazione dell’idea: dai produttori di materie plastiche agli istituti di ricerca, dai singoli Comuni a tutte le istituzioni interessate. Per iniziare la costruzione di un prototipo di PlasticRoad, la città di Rotterdam ha già messo a disposizione un’area. Una strada sostenibile dove scorrono biciclette, auto elettriche e ibride assomiglia a un mondo perfetto certo, ma anche sempre più possibile.
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