
Secondo quanto osservato da ricercatori statunitensi, la dieta mediterranea ha del potenziale per contrastare i disturbi della sindrome dell’intestino irritabile.
Sembra proprio che il gruppo sanguigno influenzi la suscettibilità nei confronti delle malattie, le scelte alimentari e il tipo di attività fisica che dovrebbe essere praticata.
Il dottor Mozzi ci insegna che il cibo ha un potere terapeutico straordinario e che un’alimentazione sana è la prima strategia di salute e di lunga vita.
Se il corpo riceve i principi nutritivi giusti riesce spesso a sgravarsi da disturbi ricorrenti, da malattie croniche, da alterazioni degli esami del sangue: ogni medico è solerte nel consigliare la giusta dieta per il colesterolo alto, per la glicemia alta o per l’ipertensione. Ma la strategia del dottor Mozzi è ancora più accurata poiché definisce una lista di cibi benefici o dannosi per l’individuo in base al gruppo sanguigno di appartenenza.
Prima delle differenziazioni per gruppo, però, il dottore ci offre dei principi generali, adatti a tutti. Innanzitutto pochi o pochissimi latticini, responsabili di molti dolori articolari, e sicuramente poco glutine tanto caro agli italiani e alla dieta mediterranea, ma assolutamente pro-infiammatorio per l’intestino. Per tutti invece è ottima l’acqua e limone al mattino, meglio se tiepida e riscaldata, perché è un citrato e dunque favorisce un PH intestinale corretto. E ora entriamo nel dettaglio del gruppo sanguigno.
Il grande nemico è il carboidrato, il glutine soprattutto ma anche il mais, e purtroppo le patate. Guerra anche alle lenticchie e ai fagioli, bianchi e rossi, e niente arachidi e olive nere agli aperitivi da sostituire invece con noci e semi di zucca. Il caffè è da evitare. Ottimi invece frutti di mare e pesce azzurro, fegato, sale iodato alle alghe. Zucca e verze a volontà, bresaola graditissima, anche per il dottor Mozzi che la mangia a colazione, visto che appartiene a questo gruppo. È il gruppo che assimila meglio la carne, ma deve evitare quella di maiale, dunque niente affettati suini.
Nemici sono i latticini, dunque latte e formaggio, ma anche il gelato. Le solanacee (patate, pomodori e melanzane) sono tutte da evitare così come l’eccessivo consumo di carne rossa. Questo gruppo dovrebbe eliminare la carne rossa, optando per pesce, pollo e tacchino. Via libera invece a insalate e legumi, la soia è d’oro, il grano saraceno è da preferire al grano turco. Carni bianche e salmone perfetti, anche il merluzzo! Vino rosso e tè verde senza scrupoli, sono anche due meravigliosi antiossidanti.
Dimenticate i crostacei e le afrodisiache ostriche e anche le lenticchie di capodanno. Grano, mais e grano saraceno sono da limitare, per cui questo gruppo deve limitare i primi piatti di “pasta” prediligendo il riso o, ancor meglio, i secondi piatti. Infatti verdure, latticini, uova e carne sono consigliabili, il gruppo B ha la maggior concessione di latticini fra tutti i gruppi (meglio magri e di capra, assolutamente no al gorgonzola e ai fermentati). Ancora uno stop per tutto il pollame, per i carciofi e i rapanelli. I fagioli invece sono stra-consigliati, insieme a tutta la famiglia dei cavoli e delle barbabietole, verdure a foglia verde, broccoli, carote, melanzane, patate, peperoni e verze.
Carne rossa e burro off limit, fra le carni bianche tacchino e coniglio vanno benissimo. Riso e fagioli, e riso e piselli sono ottimi primi piatti e a fine pasto il caffè è consigliato! Ottime scelte per la frutta sono ananas e pompelmo, i due frutti che in eccellenza compaiono delle diete ipocaloriche. Questo gruppo va d’accordo con tutta la frutta, ma deve proteggersi da quella secca che occorre evitare. Tofu, ortaggi, pesce, latticini e alghe sono tutti consigliabili, e l’aglio è aggiudicato come soffritto. Gli ortaggi da preferire sono broccoli, cavolfiore, cavolo verde, melanzane, pomodori, ma quelli da evitare sono i carciofi, il mais e i peperoni.
Questo è il canovaccio della dieta da approfondire al meglio con i libri del dottor Mozzi o durante uno dei suoi numerosi incontri italiani (fra cui ai mercatini, dove è rigorosamente presente). I consigli dietetici sono comunque sempre da personalizzare e ogni progetto di dieta prolungata dovrebbe essere confrontata con i consigli del proprio medico di riferimento.
Lo schema del dottor Mozzi è molto specifico ma rischia di eliminare alcuni nutrienti per molto tempo, o a favorire categorie specifiche di cibo in alcuni gruppi. Infine, come ultimo neo, non rispetta i principi morali individuali: un vegetariano di gruppo 0 dovrebbe piegarsi alla dieta o alla propria coscienza?
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