
Cosa è successo e cosa possiamo imparare dal crollo del ghiacciaio del Birch.
L’azienda di giocattoli ha annunciato l’istituzione di un nuovo centro ricerche dedicato allo sviluppo di materiali sostenibili.
Questa settimana Lego, l’azienda produttrice di mattoncini assemblabili dal successo planetario, ha annunciato l’investimento di un miliardo di corone danesi, circa 140 milioni di euro, nella ricerca, sviluppo e realizzazione di materie prime sostenibili per la produzione dei giocattoli e dei materiali di imballaggio.
Lego è alla ricerca di un’alternativa sostenibile all’acrilonitrile-butadiene-stirene, la resina plastica utilizzata nei celebri mattoncini. “Per il Gruppo Lego è un passo molto importante verso il raggiungimento del traguardo che prevede l’utilizzo di materiali sostenibili, fissato per il 2030”, ha dichiarato l’amministratore delegato della società, Jørgen Vig Knudstorp.
“Siamo già attivamente impegnati nella limitazione delle emissioni di carbonio e in iniziative volte a ottenere un impatto positivo sul nostro ecosistema, come la riduzione delle dimensioni degli imballaggi grazie alla certificazione Fsc e l’investimento in un parco eolico offshore. Ora il nostro impegno si estenderà anche alle materie prime”.
L’investimento porterà alla creazione, entro due anni, del Lego Sustainable Materials Centre, un centro ricerche dedicato allo sviluppo di materiali sostenibili presso il quartier generale del gruppo a Billund, in Danimarca.
L’azienda ha inoltre annunciato l’assunzione di oltre cento specialisti nel campo delle materie prime dal basso impatto ambientale entro i prossimi anni.
“La nostra missione è ispirare e sviluppare i costruttori del domani. Riteniamo che il nostro contributo principale in questo senso avvenga attraverso le esperienze di gioco creativo che regaliamo ai bambini – ha spiegato il proprietario del Gruppo Lego, Kjeld Kirk Kristiansen. – L’annuncio di questo investimento è una testimonianza dell’impegno concreto volto a ottenere un impatto positivo sul nostro pianeta, che un giorno lasceremo in eredità alle generazioni future”.
Per raggiungere il proprio obiettivo Lego sta stringendo collaborazioni con società ed organizzazioni specializzate nella riduzione dell’impatto ambientale. Nel 2013, ad esempio la società danese ha aderito al programma “Climate Savers” del Wwf, nato con l’obiettivo di sviluppare una strategia in merito alle materie sostenibili.
La partnership tra Lego e l’associazione ambientalista è stata rinnovata nel 2015, quando è stata concordata una nuova collaborazione finalizzata alla valutazione della sostenibilità generale e dell’impatto ambientale delle nuove materie biologiche per i giocattoli e gli imballaggi.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Cosa è successo e cosa possiamo imparare dal crollo del ghiacciaio del Birch.
Le bozze del ddl allo studio del governo prefigurano maglie molto più larghe per le attività venatorie: 44 associazioni chiedono spiegazioni ai ministri.
Il 2 giugno si celebra la Giornata mondiale delle torbiere. Un’occasione per parlare di questi ecosistemi poco conosciuti e silenziosi, ma fondamentali per il clima, l’acqua, la biodiversità e la memoria del nostro Pianeta.
La stagione estiva è ancora lontana, ma dal Regno Unito alla Russia, dai Paesi Bassi alla Turchia, in buona parte d’Europa impera già la siccità.
In occasione della Giornata mondiale delle api il Wwf pubblica un rapporto che lancia l’allarme sulla situazione degli insetti impollinatori nel mondo.
Per la prima volta dall’inizio delle rilevazioni nel 2019, lo scorso anno la deforestazione è stata stabile o in calo in tutti e sei i biomi del Brasile.
Le distese di sargasso nelle acque dell’Atlantico hanno raggiunto livelli record. Ma c’è anche chi si rimbocca le maniche per cercare soluzioni.
È aumentato il numero di Comuni italiani sui cui territori sono presenti spiagge alle quali è stata riconosciuta la Bandiera blu.
Che fine fa il vetro, quando si rompe? Se lo trattiamo bene, è uno dei pochi materiali che non vedrà mai la discarica. Qui vi raccontiamo come e perché. Con l’aiuto di CoReVe.