Si punta arrivare al net zero del 2050 con almeno l’11 per cento di energia prodotta dai nuovi reattori, tutto fermo però sulla gestione delle scorie.
L’Italia non spenga il sole
Da alcuni anni è in corso in Italia una campagna per screditare la produzione i energia dal sole enfatizzando i costi in bolletta per il sostegno alle rinnovabili e sottovalutando le grandi potenzialità anche tecnologiche del solare come vera energia del futuro. Nel 2009 ho promosso insieme ad Antonio Noto, direttore di IPR Marketing, l’Osservatorio
Da alcuni anni è in corso in Italia una campagna per screditare la produzione i energia dal sole enfatizzando i costi in bolletta per il sostegno alle rinnovabili e sottovalutando le grandi potenzialità anche tecnologiche del solare come vera energia del futuro.
Nel 2009 ho promosso insieme ad Antonio Noto, direttore di IPR Marketing, l’Osservatorio sul Solare della fondazione Univerde con lo scopo di monitorare le opinioni degli italiani sull’energia solare e le altre fonti di energia aggiungendo anche dei focus su temi connessi quali il green building, l’accumulo, le smart grid, l’efficienza energetica.
Abbiamo presentato queste ricerche circa due volte all’anno in occasione dei principali momenti di incontro degli operatori del settore e della Green Economy e siamo giunti all’undicesimo rapporto su “Gli italiani e il solare” illustrato in occasione dell’ultimo Solar Expo di Milano del maggio scorso.
Appare evidente che gli italiani credono nel solare come energia del futuro nonostante tutti i tentativi e le grandi risorse investite in comunicazione ufficiale ed occulta per distruggere questa credibilità .
Gli italiani mantengono un giudizio positivo anche sugli incentivi nonostante la campagna che ha cercato di attribuire solo al solare i costi di una bolletta energetica carica di ben altri balzelli e che, peraltro , dal 1992 ha visto miliardi di euro destinati alla rinnovabili finire agli inceneritori e alle raffinerie di petrolio con il famigerato trucco del cosiddetto CIP6.
Ma allora nessuno protestava perché le lobby dei petrolieri e dei rifiuti pagavano e pagano inserzioni pubblicitarie, giornalisti, politici e tanto altro.
E ricordo ancora gli attacchi pubblici e soprattutto quelli nascosti che ho ricevuto per aver abolito il CIP 6 per petrolieri ed inceneritori.
Proprio questo grande e costante sostegno degli italiani al Sole come fonte di energia per il futuro mi ha spinto insieme a Livio De Santoli, che coordina l’Osservatorio sul Solare, a realizzare questa pubblicazione partendo proprio da alcune delle tabelle più significative dell’XI rapporto e dall’analisi di Antonio Noto.
Vorremmo che i parlamentari, il governo e altri esponenti delle istituzioni nazionali e locali ma anche i tanti produttori di energia dal sole, dai più piccoli ai maggiori, avessero la consapevolezza di cosa pensano i cittadini italiani non in un sondaggio una tantum bensì nell’unica serie storica che da anni ne rileva le opinioni in questo campo.
Ecco perché “L’Italia non spenga il Sole” vuole difendere il diritto dei cittadini a prodursi energia dal sole e degli italiani ad avere un futuro energetico scelto da loro e non dalle lobby dei combustibili fossili.
Vorremmo anche ripristinare un po’ di verità sulla grande performance realizzata dall’Italia del solare in questi anni e così sostenere le centinaia di migliaia di famiglie, imprese serie, professionisti, esperti e attivisti ecologisti che in questi anni si sono impegnati nel produrre questo tipo di energia rinnovabile.
Occorre contrastare, con la forza dei dati e della verità, le proposte di tassare l’autoproduzione e l’autoconsumo di energia prodotta dal sole bloccando così la svolta della produzione distribuita o di rivedere in modo retroattivo e incostituzionale le normative del settore distruggendo gli operatori seri e favorendo la svendita di impianti solari agli speculatori .
Il decreto legge del 24 giugno 2014 è solo l’ultimo attacco al solare. Invitiamo il parlamento ad intervenire ma anche il mondo delle rinnovabili e tutti gli italiani ad organizzarsi per difendere il diritto di ciascun cittadino a prodursi e scambiarsi l’energia rinnovabile in modo sostenibile. Si tratta di un vantaggio per l’ambiente e per le tasche dei consumatori .
Alla presentazione del libro ha partecipato anche il senatore a vita e premio Nobel Carlo Rubbia, che guidò in modo eccellente e gratuitamente la task force per il solare termodinamico che istituii presso il ministero dell’Ambiente nel 2006 e che ha rilasciato nei giorni scorsi un’intervista a a Teleambiente a sostegno dell’energia solare che ho riportato nei link di questo libro.
Sempre nel libro ci sono i contributi di Livio De Santoli sulle comunità dell’energia che ben illustra la prospettiva di un futuro in cui il solare sarà davvero il motore del cambiamento e di Angelo Consoli del Cetri (Centro per la Terza Rivoluzione Industriale ) con la sua analisi sul contesto europeo e il contributo di Jeremy Rifkin – anche questo riportato nei link utili.
Hanno scritto anche Rosario Trefiletti ( Federconsumatori), Elio Lannutti (Adusbef ), Antonio Noto e Fabio Patti dell’osservatorio sul Solare.
Aggiorneremo questo libro con ulteriori notizie e ricerche e lo abbiamo già inviato a tutti i deputati e senatori.
Sarà poi disponibile sia nelle librerie che sul web e potrà essere richiesto via email alla fondazione Univerde: scrivete a [email protected].
Spero di dare così un piccolo aiuto agli oltre 500.000 italiani (famiglie e imprese) che producono energia dal Sole ed alle decine di milioni di nostri concittadini che, secondo tutti i sondaggi, vogliono un futuro solare e non fossile.
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