
L’umanità raggiunge l’Overshoot day già il 24 luglio: per il resto del 2025 consumerà più risorse di quelle che il Pianeta può rigenerare.
Aumentare la competitività e l’innovazione aziendale. Scommettere su nuovi progetti per risollevare l’economia. I dati regionali sono confortanti.
Secondo i dati elaborati dalla Camera di Commercio di Milano e da Unioncamere Lombardia sui numeri del registro delle imprese, le imprese green registrano una crescita positiva. In un solo anno le nuove aziende sono cresciute del 6 per cento, toccando quota 9 mila. Settore che in soli 5 anni ha visto una crescita del 64 per cento.
“Nel contesto lombardo, il rilievo di questa vera e propria specializzazione produttiva, il saper fare ambientale, è molto rilevante”, spiega Gian Domenico Auricchio, presidente di Unioncamere Lombardia. “Su questo terreno si gioca ormai la competitività e la ricerca di capacità innovativa che le Camere di Commercio della Lombardia favoriscono attraverso la condivisione delle proprie competenze ed esperienze concrete”.
La provincia più virtuosa risulta essere Milano, con 3.695 imprese, Brescia con 1.212 e Bergamo con 1.034. Tra le province lombarde quella dove il settore green cresce maggiormente è Lecco (+14%) seguita da Bergamo e Monza (+8%). “Il settore green – ha dichiarato Claudio De Albertis membro di giunta della Camera di commercio di Milano e Presidente Assimpredil Ance – si sta sviluppando fortemente negli ultimi anni nonostante la crisi. Questo vale anche per l’edilizia, dove si sta affermando una nuova modalità di costruire, nella direzione di una maggiore visibilità e attenzione al verde, all’ambiente e al risparmio energetico”.
Dati che comunque vanno in controtendenza leggendo l’Indice di Green Economy stilato da Fondazione Impresa, che mette al primo posto come sviluppo dell’economia sostenibile il Trentino Alto Adige. Questo perché l’Indice prende in considerazione il settore energetico, il numero di imprese e prodotti, l’agricoltura, il turismo, l’edilizia, la mobilità e la gestione dei rifiuti. In questo contesto, più generale, la Lombardia si ferma al 13mo posto.
L’impegno per far crescere il settore è confermato anche da Claudia Maria Terzi, assessore all’ambiente energia e sviluppo sostenibile della Regione Lombardia: “Innovazione e cooperazione sono alla base delle azioni dell’Unione Europea fino al 2020. La Regione ha messo a disposizione 235 milioni di euro per favorire iniziative per le smart cities: per lo sviluppo della banda larga, l’efficientamento energetico, il sostegno alla mobilità elettrica, con l’obiettivo di aiutare le imprese lombarde”.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
L’umanità raggiunge l’Overshoot day già il 24 luglio: per il resto del 2025 consumerà più risorse di quelle che il Pianeta può rigenerare.
Storica sentenza della Corte costituzionale: la mamma non biologica di una coppia di donne ha stessi diritti e responsabilità in ambito lavorativo.
Parigi, Copenaghen e tante altre: le città europee vogliono far tornare balneabili i propri fiumi con la rete Swimmable cities. E ci pensa anche Roma.
Il Tribunale superiore di Galizia ha obbligato le autorità statali e regionali a riparare i danni degli allevamenti intensivi della regione di A Limia.
Francesca Albanese è accusata dall’amministrazione Trump di condurre una campagna economica e politica contro Usa e Israele.
L’obiettivo è quello di colmare lacune regolatorie su tecnologie considerate strategiche per decarbonizzare l’industria, ma non mancano le criticità.
Nel luglio 1976 Seveso fu epicentro del peggior disastro ambientale mai avvenuto in Italia. Oggi un’autostrada fa riemergere ricordi e paure
Già 13 Regioni hanno emesso ordinanze anti-caldo basate sulla piattaforma Worklimate: “siesta” dalle 12.30 alle 16. E i musei diventano rifugi climatici.
A Vicenza il maxiprocesso per contaminazione da Pfas si è concluso con 140 anni di reclusione per 11 dirigenti dell’azienda Miteni, per disastro ambientale, avvelenamento delle acque e reati fallimentari. Una sentenza storica, dopo 4 anni di procedimento.