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Riducendo l’esposizione dei bambini e adulti a messaggi pubblicitari di junk food si vuole combattere il problema dell’obesità infantile e aiutare le famiglie a fare scelte alimentari sane.
Il provvedimento era stato annunciato a maggio, ma ora si è passati dalle parole ai fatti. Dal 25 febbraio a Londra è ufficialmente in vigore il divieto di affiggere messaggi pubblicitari che sponsorizzano il cibo spazzatura lungo tutta la rete dei trasporti pubblici della città. In poche parole, aspettando la metro sulla banchina o viaggiando in bus nella capitale britannica non vedrete nessuna pubblicità di panini del fast food o di bevande ricche di zuccheri o di alimenti con un’eccessiva quantità di grassi e sale.
All’annuncio del divieto, l’82 per cento di 1.500 intervistati si era detto d’accordo con il provvedimento che, per il sindaco di Londra Sadiq Khan, è un’azione concreta necessaria nella lotta contro la “bomba a orologeria” dell’obesità infantile, una scelta che non risolverà all’istante il problema, ma che ridurrà l’esposizione dei bambini alla pubblicità e consentirà alle famiglie di fare scelte più sane in tema di alimentazione. L’Associazione dei pubblicitari ritiene invece che il divieto avrà solo un impatto modesto contro una grande problematica e che le mancate entrate pubblicitarie per l’azienda di trasporti si riverseranno sui cittadini in termini di aumento dei costi di utilizzo dei mezzi.
Il provvedimento vuole essere un’azione concreta nella lotta all’obesità infantile ©IngimageIn ogni caso, d’ora in poi, solo le pubblicità di junk food già pagate per lunghi periodi potranno rimanere oltre lo scatto del provvedimento, tutte le altre saranno rimosse il più presto possibile e non ne saranno affisse di ulteriori. Oltre a bus, metro, treni, i manifesti di cibo spazzatura saranno banditi dalle strade controllate dal Transport for London, dai taxi e dai veicoli a noleggio privati, dai tram, dai mezzi di trasporto fluviali, dalla stazione dei pullman Victoria Station e dalla cabinovia Emirates Air Line che sorvola il Tamigi.
Non è la prima volta che si sente parlare di iniziative del genere. Nel 2016 Tawain ha bloccato i passaggi televisivi delle pubblicità di junk food, dalle 17 alle 21, ogni giorno, sempre per combattere l’obesità in bambini e adolescenti. Nel 2014 invece due associazioni avevano portato all’Oms la richiesta di etichettare il cibo spazzatura con le stesse frasi shock dei pacchetti di sigarette per scoraggiarne il consumo, mentre nel 2017, durante la Summer Academy on Food Law and Policy di Bilbao, si era discusso di tassare il junk food come il tabacco.
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