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Spreco alimentare, parte a Milano l’attività di sostegno del brand Mini a Food for Soul, la non profit fondata dallo chef Massimo Bottura.
Recuperare il cibo e dire basta agli spechi è nel Dna di un luogo come il Refettorio Ambrosiano. Nato in occasione di Expo 2015, ogni sera il Refettorio accoglie per cena un centinaio di persone in difficoltà, recupera vite ai margini e rimette al centro la vita, il cibo. Il Refettorio, nel quartiere Greco di Milano, è diventato anche un vero e proprio attivatore sociale e culturale. Ha recuperato la vitalità di una zona intera. Ieri questo luogo di recupero ha visto nascere l’avvio delle attività di sostegno del brand Mini a Food for Soul, ovvero la non profit fondata dallo chef Massimo Bottura che è all’origine del progetto milanese nei giorni dell’Expo. Mini è il brand britannico del gruppo Bmw e ha scelto di fare qualcosa che avesse un impatto reale nella vita delle persone, come ha spiegato Stefano Ronzoni, direttore di Mini in Italia.
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“Le attività di responsabilità sociale vanno di solito sotto il cappello delle iniziative corporate e prescindono dai marchi – ha detto Stefano Ronzoni – ma il linguaggio della differenza è da sempre nel Dna del nostro brand oltre che di questo bellissimo Refettorio. E questo settore non poteva essere escluso. Il nostro è un brand con valori molto forti e che ambiscono a diventare un punto di riferimento non soltanto nel settore automotive, ma dell’industria in generale. Ci piace l’idea che quello che facciamo possa essere visto dagli altri come qualcosa da cui trarre spunto. Che possa indicare i trend del domani, anticipandoli. Responsabilità, condivisione, inclusione e recupero degli spazi urbani per ricollocarli e dare loro una nuova dignità che serva a ridonare speranza alle persone, sono i valori che accomunano Mini e Food for Soul”, ha concluso Ronzoni.
Ronzoni ha ricordato anche che è stata proprio Mini a ispirare e indirizzare le riflessioni e le decisioni del Bmw Group sulla mobilità sostenibile del futuro proprio attraverso la flotta sperimentale di seicento Mini elettriche che nel 2008 hanno percorso migliaia di chilometri in tutto il mondo. «Da novembre avvieremo la produzione della nuova Mini Full Electric, offrendo una soluzione seria e all’avanguardia a coloro che desiderano viaggiare senza emissioni», ha annunciato. Il sostegno concretizzato in una donazione di Mini a Food For Soul è il primo progetto del brand britannico in Italia e uno dei primi a livello globale. “Mini condivide con Food for Soul l’approccio verso l’altro, cercando di donargli emozioni e sorrisi attraverso esperienze e con la voglia di fare un pezzo di strada insieme”.
“In un mondo in cui un terzo del cibo prodotto viene sprecato, e più di 800 milioni di persone soffrono di malnutrizione, noi pensiamo allo spreco e all’insicurezza alimentare come due facce della stessa medaglia, entrambe da affrontare in modo diretto». É così che Massimo Bottura spiega la nascita di Food for Soul, fondata nel 2016 all’indomani dell’esperienza del Refettorio Ambrosiano, per combattere gli sprechi alimentari coinvolgendo organizzazioni pubbliche, private e no-profit al fine di creare e sostenere mense comunitarie in tutto il mondo.
Sono 1.3 miliardi di tonnellate di cibo prodotto ogni anno in tutto il mondo vengono sprecati. Questo corrisponde a un terzo della produzione totale annua, di cui solo metà è costituita da frutta e verdura. È da questi numeri e da questi sprechi che Bottura e la moglie Lara Gilmore hanno provato a ripartire, recuperando 45 tonnellate di eccedenze alimentari nei Refettori di Food for Soul di Milano, Rio de Janeiro, Londra, Parigi, Bologna, Modena e Napoli. «È imminente – ha aggiunto lo chef modenese – anche l’apertura di un Refettorio a New York nel quartiere di Harlem. In quattro anni questo progetto è diventato globale, abbiamo sognato in grande e abbiamo in agenda di aprire anche in Messico a dicembre e poi Chicago, San Francisco. Il mio sogno è andare a Betlemme”. Parole ma soprattutto azioni, quelle di Food for Soul, contro gli sprechi di cibo. “Combattere gli sprechi infatti non è un’opzione, è un dovere”, conclude Bottura.
“Condividere con gli altri un pasto caldo, stagionale e delizioso, riuniti intorno alla stessa tavola, è molto più della somma dei suoi ingredienti. È un gesto d’amore”, ci dice Lara Gilmore. La donazione fatta da Mini a Food for Soul è stata definita un gesto d’amore anche dal marito Massimo Bottura, un gesto che affonda le radici nella dimensione del nutrirsi perché “i cuochi sono persone nate proprio per donare. Dar da mangiare è un restituire qualcosa, cucinare in fondo è un gesto d’amore che recupera il senso profondo del nostro essere tutti esseri umani”. Ma un gesto che deve farsi sempre più consapevole e sostenibile.
“Basta scuse” è la frase incisa su una delle facciate del Refettorio di Greco. Basta sprechi. È allora dal cibo povero, dagli scarti che arriva un messaggio vero di libertà. La stessa libertà che trasmettono gli ospiti del Refettorio quando vengono accolti in un posto bello, in cui sentirsi a casa, da cui recuperare e ripartire.
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