
Le autorità della Nuova Zelanda hanno concesso al monte Taranaki, sacro per la popolazione maori, gli stessi diritti degli esseri umani.
Il mondo dell’aviazione civile è oggi di fronte ad un bivio: continuare ad essere uno delle maggiori fonti di inquinamento a livello globale, o accettare di essere parte del cambiamento in atto e parte attiva nell’Accordo di Parigi. Inizia infatti oggi a Montreal uno degli appuntamenti più importanti per l’aviazione civile, ovvero la 39ma
Il mondo dell’aviazione civile è oggi di fronte ad un bivio: continuare ad essere uno delle maggiori fonti di inquinamento a livello globale, o accettare di essere parte del cambiamento in atto e parte attiva nell’Accordo di Parigi.
Inizia infatti oggi a Montreal uno degli appuntamenti più importanti per l’aviazione civile, ovvero la 39ma Assemblea internazionale dell’Icao (Organizzazione internazionale per l’aviazione civile dell’Onu). Ci sarà tempo fino al 7 ottobre per arrivare ad un accordo e mettere un tetto sulle emissioni di tutto il settore, finora rimasto nell’angolo fin dai tempi del Protocollo di Kyoto.
Secondo quanto riporta il New York Times, una prima bozza della proposta vedeva l’accordo per limitare le emissioni a partire dal 2020. Ma dopo le ultime trattative sembra che questo tetto sarà volontario fino al 2027. Ovvero ogni Stato potrà scegliere se tentare o meno di raggiungere l’obiettivo. Evidentemente si tratta di un accordo estremamente debole.
Secondo quanto riferisce il primo rapporto sugli impatti ambientali dell’aviazione civile in Europa, in poco più di 20 anni il traffico aereo è aumentato dell’80 per cento, con un conseguente aumento di emissioni inquinanti. A dimostrarlo è quell’80 per cento di crescita delle emissioni di CO2 dal 1990 al 2014, con un aumento previsto di un’ulteriore 45 per cento entro il 2035. Stesso discorso per gli NOx che sono raddoppiati nello stesso lasso di tempo, e raddoppieranno ulteriormente entro il 2035.
Aspettando un accordo internazionale, oggi sono le compagnie aeree le prime imputate e le prime a dare allo stesso tempo qualche segnale incoraggiante. Senza ricorrere a Solar Impulse, aereo solare che ha fatto il giro del mondo senza carburante, è sufficiente guardare in casa Lufthansa: la compagnia sta rinnovando la flotta in particolare nei voli a medio e corto raggio. Con il nuovo A320neo (new engine option) è possibile consumare il 20 per cento in meno di carburante per passeggero rispetto ai modelli attuali. O la low cost Easyjet, che proprio quest’anno ha annunciato di stare lavorando per la realizzazione di un aereo ad idrogeno. Infine Klm, che volerà a biodiesel sostenibile da Los Angeles. Oggi più che mai è tempo per l’aviazione di un cambio di rotta.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Le autorità della Nuova Zelanda hanno concesso al monte Taranaki, sacro per la popolazione maori, gli stessi diritti degli esseri umani.
La Corte europea dei diritti dell’uomo dà 2 anni all’Italia per mettere in campo una strategia nazionale per risolvere un problema noto da oltre 20 anni.
Un piccolo costo aggiuntivo su ogni viaggio: con la tassa sui voli aerei la Svezia cerca un rimedio al gigantesco impatto ambientale del settore.
Potrebbero essere addirittura 5mila le tonnellate di carburante riversate nel mar Nero da due petroliere russe, travolte da una tempesta il 15 dicembre.
Tra gennaio e 2024 gli incendi in Brasile si sono estesi su 308mila kmq, di cui il 58 per cento in Amazzonia. L’aumento è del 79 per cento sul 2023.
Dopo un’estate 2024 segnata dalla moria di pesci a causa delle alghe e dei cambiamenti climatici, si corre ai ripari. Ma il Wwf manifesta dei dubbi.
Normative, greenwashing e ruolo del retail: a Marca 2025 un dialogo tra aziende e consumatori promosso da CCM Coop Cartai Modenese e LifeGate.
Nelle foto di Los Angeles sfigurata dagli incendi si notano case, terreni, automobili e boschi coperti da una polvere rosa. Vediamo di cosa si tratta.
Entra in vigore un’altra disposizione della direttiva europea sulla plastica monouso: quella sul contenuto di Pet riciclato delle bottiglie.