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Un’ex area industriale dei primi del ‘900 rinasce grazie alla bioarchitettura e diventa un museo. Più precisamente, il Museo del Futuro.
Commissionato dalla Fondazione Pistoletto, il Museo del Futuro si presenta come un esempio di architettura sostenibile. La cornice è il torrente Cervo, che attraversa il centro urbano di Biella. L’edificio, è un antico complesso architettonico destinato all’attività industriale tessile, risalente ai primi del ‘900. Dove un tempo si è fatta la storia industriale del nostro Paese, ora si recuperano gli spazi dismessi, seguendo i dettami della bioarchittettura.
“Abbiamo trattato l’edificio come fosse l’uomo e gli abbiamo costruito letteralmente una terza pelle, una pelle che respira”, spiega Tiziana Monterisi, architetto della N.o.v.a. Civitas Srl, che ha seguito e curato il progetto. “Grazie a questo progetto l’edificio torna ad essere un organismo vivente”.
“Sono stati utilizzati tutti materiali naturali, come la paglia ed il sughero per il cappotto, o l’argilla per gli intonaci. I tetti – continua l’architetto Monterisi – son diventati dei tetti-giardino, creando così del verde dove prima non esisteva. Tutto il legno utilizzato proviene da legno certificato e tutte le maestranze ed imprese locali che hanno lavorato al progetto sono del luogo”. Una sorta di architettura a km zero.
Grazie al cappotto, all’isolamento termico e ad un microgeneratore per la produzione di energia elettrica, il fabbisogno energetico è stato ridotto al minimo, nonostante le condizioni climatiche sfavorevoli presenti nella zona.
Il Museo del Futuro fa parte di un complesso ben più ampio, la cui superficie ammonta a 27.000 metri quadrati. E proprio qui sorge Cittadellarte, voluta e commissionata dalla Fondazione Pistoletto, del noto artista Michelangelo Pistoletto.
“Oggi i materiali diventano ragione di indagine, di scoperta per arrivare a godere di una buona salute, per avere un risparmio energetico e una produzione di energia, necessari per andare avanti – sottolinea Michelangelo Pistoletto, direttore artistico della Fondazione Pistoletto – la casa ha bisogno di ospitare persone in salute nei prossimi anni. Solo così si potrà costruire il futuro”.
Un modello da seguire per ispirare e produrre un cambiamento responsabile nella società attraverso idee e progetti creativi.
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