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Ritrovare il senso di responsabilità sociale e ambientale. Natale 2020 può essere l’occasione per riflettere su un futuro migliore per noi e per il Pianeta.
Così diverso, più sobrio e meno sfarzoso, il Natale 2020 ci porta a riflettere sui valori spirituali e a riscoprire il vero senso delle cose. Forse con questa pandemia abbiamo compreso quanto siano importanti gli altri e ciò che è intorno a noi. Nella cultura di questi tempi si è rincorsa un’economia concentrata sull’immediato, senza pensare alle conseguenze e questo ha portato oggi a una grave crisi mondiale ambientale, sociale, economica e sanitaria.
Il Pianeta sta per cedere, non possiamo più pensarlo come un’infinita riserva di risorse da sfruttare e come una discarica.
Che questo sia un momento di cambiamento profondo e di rinascita. È tempo di reagire con un impegno collettivo, riconsiderare il rapporto con la natura, ripensare lo stile di vita e il modo di fare impresa. Anche con piccoli gesti possiamo avere un impatto positivo sul Pianeta e sulla vita di tutti. È un senso di responsabilità verso le comunità e verso le persone più sfortunate.
Papa Francesco, oggi leader assoluto nella Laudato si’, testo innovativo e rivoluzionario, ha saputo dare una fotografia della crisi dell’umanità e un messaggio forte al mondo. Esorta a prenderci cura della Casa Comune e nell’ultima Enciclica Fratelli tutti spiega l’essenziale di una fraternità aperta, di un’amicizia senza frontiere. La storia dell’uomo è segnata dagli alberi, venerati dagli antichi per la loro presenza, ritenuta magica, tra la Terra e il cielo.
Ho sempre amato l’albero, la sua figura, una creatura misteriosa con la brezza tra le fronde, per me rappresenta la metafora della vita. Quest’anno ispiriamoci al nostro albero di Natale con le radici che prendono il nutrimento dalla terra e lo sostengono, e curiamolo con dedizione. Piantare semi di azioni giuste è il modo per far emergere il meglio di ogni cosa. Anche l’uomo si nutre e pone le radici nei pensieri, nei sentimenti, nelle emozioni. Gli alberi sono diversi l’uno dall’altro, ma sanno convivere in pace e in armonia. Il loro esempio ci invita all’unione dei popoli, ad apprezzare la bellezza delle diverse culture.
Oggi più che mai siamo a una svolta, il tempo sta per scadere. E questo ci deve dare uno stimolo al cambiamento per migliorare l’efficienza delle risorse e la condizione umana. Comportamenti più virtuosi possono fare la differenza per un mondo più rispettoso dell’uomo e dell’ambiente e lasciare un futuro migliore alle nuove generazioni. Questo è il regalo più bello di Natale che possiamo dare alla Natura e a noi stessi. Condivisione sia la parola del nuovo anno per ripartire insieme con consapevolezza, più valori, più attenzione alla comunità. Anche con coraggio, non dobbiamo avere paura del cambiamento per il bene di tutti e del nostro Pianeta.
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