La Nature restoration law è stata approvata dal Parlamento europeo

Una volta adottata anche dal Consiglio, la Nature restoration law diventerà la più importante legge europea per il ripristino degli ecosistemi degradati.

Una grande vittoria per la natura. Il Parlamento europeo ha finalmente adottato il 27 febbraio 2024 la Nature restoration law, il regolamento europeo che stabilisce obiettivi precisi e vincolanti per ripristinare gli ecosistemi dell’Unione europea e i suoi habitat, per contrastare la perdita di biodiversità, aumentare la resilienza e la lotta ai cambiamenti climatici. È la prima nel suo genere.

Cos’è la Nature restoration law

La Nature restoration law pone l’obiettivo all’Unione europea di ripristinare il 20 per cento delle aree marine e terrestri dell’Unione entro il 2030 e tutti gli ecosistemi degradati entro il 2050. 

Per raggiungere questo obiettivo tutti gli Stati membri devono quindi riportare il 30 per cento degli habitat terrestri e marini inclusi nell’area della legge, come foreste, praterie, paludi, fiumi, laghi, foreste di coralli, da condizioni “degradate” a “buone”. La percentuale dovrà arrivare al 60 per cento entro il 2040 e al 90 per cento entro il 2050.

aree marine nature restoration law
La Nature restoration law mira a ripristinare il 20 per cento delle aree terrestri e marine dell’Unione

L’iter legislativo era stato iniziato il 22 giugno 2022 con la proposta di legge della Commissione europea, per un recupero a lungo termine delle aree marine e terrestri europee, per raggiungere gli obiettivi e gli impegni internazionali su clima e biodiversità. Un anno dopo, a giugno 2023 il Consiglio ha trovato un accordo (orientamento generale) per la sua approvazione, dopo che in realtà il Partito popolare europeo aveva proposto una mozione per bocciarla nella sua interezza, appoggiato anche dall’Italia. Poi, a luglio 2023, il primo sì del Parlamento alla bozza del testo che conteneva già emendamenti, dando il via agli step finali dell’iter. Quindi, il 27 febbraio 2024, il sì definitivo alla legislazione, con 329 voti a favore, 275 contrari e 24 astenuti. Ora dovrà essere adottata anche dal Consiglio europeo, prima di essere pubblicata sulla Gazzetta ufficiale. E, quindi, passare in mano ai governi nazionali per l’attuazione dei piani.

Gli ecosistemi da ripristinare

La Nature restoration law include azioni in diversi tipi di habitat, come:

  • foreste
  • aree urbane
  • fiumi
  • laghi
  • zone umide
  • aree marine

Proprio le zone umide sono cruciali per ridurre le emissioni, e spesso il loro degrado è legato alle attività umane e, in particolare, agricole. Per questo, le torbiere, che trattengono circa il 30 per cento della CO2 sequestrata nel suolo a livello globale, dovranno infatti essere ripristinate. Nello specifico, i Paesi dovranno ripristinare almeno il 30 per cento delle torbiere prosciugate entro il 2030 (almeno un quarto devono essere rese di nuovo zone umide), il 40 per cento entro il 2040, e il 50 per cento entro il 2050.

Zone umide, nature restoration law
Le zone umide sono cruciali nella lotta ai cambiamenti climatici © IStock

Poi, le foreste dovranno avere indicatori sempre positivi e sarà prevista la piantumazione di 3 miliardi di alberi; 25mila chilometri di fiumi dovranno tornare a scorrere liberamente e con continuità naturale; le aree verdi urbane e la copertura arborea urbana non dovranno diminuire.

L’81% degli habitat europei è degradato

Gli obiettivi posti dalla Nature restoration law sono cruciali, considerando che l’81 per cento degli habitat naturali presenti in Europa è in cattive condizioni. Lo spiega il rapporto “Stato della natura in Europa” del 2020 dell’Agenzia europea dell’ambiente (Aea), che sottolineava la necessità e l’importanza del recupero degli ecosistemi.

“La nostra valutazione mostra che salvaguardare il buono stato e la resilienza della natura in Europa, oltre che il benessere dei cittadini, richiede cambiamenti radicali nel modo in cui produciamo e consumiamo gli alimenti, in cui gestiamo e sfruttiamole foreste costruiamo le città. Questi sforzi devono essere accompagnati da una migliore attuazione e applicazione delle politiche di conservazione, da un’attenzione speciale al ripristino della natura e da un’azione per il clima sempre più incisiva, in particolare nel settore dei trasporti e dell’energia”, commentava infatti Hans Bruyninckx, direttore esecutivo dell’Aea.

Perché è così importante

La Nature restoration law è un passo cruciale perché si passa dal proteggere la natura al ripristinarla. Riavere ecosistemi sani è la base per affrontare la sfida più grossa del nostro tempo: quella dei cambiamenti climatici. “Questa legge non è il ripristino della natura fine a se stesso”, ha commentato il commissario europeo Virginijus Sinkevičius. “Significa assicurare un ambiente dove il benessere delle generazioni anche future è assicurato”.

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